Per Castelfranco con i pesci-folletti del Muson
In scena gli ultimi appuntamenti con Veneto Spettacoli di Mistero, la rassegna promossa da Regione del Veneto e UNPLI Veneto che celebra le storie più occulte e i territori in cui hanno avuto origine. Un modo originale e molto divertente per valorizzare ancora di più la grande tradizione culturale del Veneto, che vive grazie ad oltre un centinaio gli eventi, tutti legati all’elemento acqua, tema portante di questa edizione.
A Castelfranco Veneto, sabato 26 novembre alle ore 15.00, l’appuntamento sarà con PER CASTELFRANCO CON I PESCI-FOLLETTI DEL MUSON, percorso guidato lungo il Muson, un fiume che ha svolto molteplici funzioni per la città: di confine con i territori di Padova e di difesa dal nemico in epoca medievale; ma che fu anche un’importante risorsa idrica per gli abitanti che potevano prelevare l’acqua attraverso vari pozzi. Il primo mistero di Castelfranco sono proprio questi pozzi: dove si trovavano e perché non ne rimangono più tracce? Per esempio, proprio nel cuore della città, nella piazzetta Guidolin, si trovava un pozzo che ritornò alla luce il 26 ottobre 1977 durante uno scavo effettuato per la canalizzazione della fognatura. All’interno vi furono trovate tre selci, databili fra i dieci e i quarantamila anni, e la primitiva vera. Purtroppo, oggi non rimane alcuna traccia di questo pozzo. Ma quante storie ha visto l’acqua del Muson? Un’acqua che ha cambiato colore durante le guerre e poi è tornata viva e brillante. È stata la casa di pesci e di figure misteriose come le anguillare e grandi pesci simili a serpenti.
Il Muson è sempre stata risorsa e luogo di condivisione, tra i suoi simboli si ricorda la fontana voluta dai soldati tedeschi in piazza, oltre ai diversi pozzi cittadini già citati. Lungo questo fiume si snoda anche il Sentiero degli Ezzelini, voluto dal sanguinario Ezzelino III che a Castelfranco portò fuoco e fiamme. Di qua passa anche il sentiero di S. Antonio che attraversò Castelfranco per giungere a Padova, dove ha portato la sua vocazione. Una visita guidata che cercherà anche di svelare gli enigmi del Fregio dello Studiolo: a pochi passi da piazzetta Guidolin col pozzo scomparso, sorge – presso il Palazzo Comunale – uno studiolo che contiene questo piccolo scrigno pittorico, un fregio dalle figure misteriose non ancora del tutto decifrate. Una tappa imprescindibile per questa visita.
DETTAGLI: La visita prevede un numero massimo di 25 partecipanti e la partenza sarà dall’Ufficio IAT presso Palazzetto Preti, per snodarsi poi all’interno del centro storico della Città.
Partecipazione gratuita su prenotazione all’Ufficio IAT di Castelfranco Veneto, contattando il numero 0423 735624 o scrivendo a iat@comune.castelfranco-veneto.tv.it
L’Ufficio è aperto il martedì e il mercoledì dalle ore 9.00 alle 13.00 e dal giovedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.