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Cittadinanza onaria a Treviso, Zaia: "E' operazione di comunicazione"

Secondo il governatore del Veneto sono altre le emeregenze della città. E aggiunge: "Vorre chiedere a Manildo cosa pensa dello ius soli"

"Manildo è a favore dello ius soli?". Se lo chiede il governatore del Veneto, Luca Zaia, intervistato martedì a una trasmissione televisiva di Rete Veneta in merito all'iniziativa del Comune di Treviso di attribuire la cittadinanza onoraria ai nuovi nati figli di stranieri.

Il nodo della questione, secondo Zaia, è chiedere al sindaco Giovanni Manildo, se sia favorevole o meno allo ius soli. La cittadinanza onoraria, ha aggiunto il presidente della Regione, "è un'operazione di comunicazione. Sappiamo tutti che questa non è l'emergenza dell'amministrazione cittadina come sono invece sicurezza, opere pubbliche o l'ultimo tronco della tangenziale".

"In tutta sincerità - ha proseguito Zaia - non mi faccio impressionare da questa iniziativa di Manildo. Ma sono anche quello che ha detto di non vedere problemi nell'assegnare la cittadinanza in senso proprio a bambini figli di stranieri che hanno 10 anni e sono scolarizzati, anzichè farli attendere 18 anni".

"Vorrei solo chiedergli - ha insistito concludendo Zaia - cosa pensa dello ius soli. Io sono contrario, la sua forza politica è a favore. Lo ius soli non c'entra con la cittadinanza ai bambini".

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