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Attualità Conegliano / Via Amerigo Vespucci

Conegliano, entro fine anno al via i lavori del "fagiolone" di via Vespucci

Presentazione del progetto definitivo realizzato dagli architetti Evasio De Luca e Nerino Meneghello, un'opera definitiva di arredo urbano che andrà a completare via Amerigo Vespucci

E' stato presentato presso il municipio di Conegliano il progetto, messo a punto dagli architetti Evasio De Luca e Nerino Meneghello, della sistemazione dell’incrocio tra via Friuli, via Papa Giovanni XXIII, via Cadore, via Rosselli, via Vespucci e via Matteotti. Il nodo in configurazione provvisoria, con i new jersey, è stato realizzato nel 2022 contestualmente all’apertura dell’Amerigo Vespucci: entro fine anno i lavori partiranno per dare al così detto "fagiolone" una configurazione definitiva.

«Un’opera strategica per la città che dopo il completamento dell’Amerigo Vespucci nel 2022 porta a termine un progetto viabilistico fondamentale per Conegliano» ha commentato il sindaco Fabio Chies «Un investimento da 800.000 euro che diventa anche arredo urbano cittadino con particolare attenzione alla mobilità debole, siamo passati da un incrocio semaforico di difficile gestione ad una nuova soluzione di intersezione di grande valore architettonico». Il finanziamento per la seconda tranche dei lavori, per 300mila euro, sarà definito nei prossimi mesi.

Com'era e come diventerà

Prima dell’apertura dell’Amerigo Vespucci il nodo era semaforizzato. Il progetto prevede la sistemazione in forma definitiva. Attualmente è regolamentato da uno schema circolatorio a rotatoria con diritto di precedenza per i veicoli che percorrono l’anello e obbligo di precedenza per i veicoli che devono immettersi nel nodo. Per questo intervento di sistemazione viaria, che inevitabilmente assumerà un ruolo rappresentativo anche nei rapporti con il territorio, come nuovo accesso al centro urbano della città, diventa necessario individuare una caratterizzazione architettonica. Una caratterizzazione che permetta di identificare l’intera area in modo unitario, sia superando la disomogeneità degli edifici, sia qualificando la particolare conformazione degli spazi, che nascono dallo sviluppo del percorso, sia sviluppando un insieme di manufatti singolari per riconoscere il luogo e la funzione a cui è destinato. Per superare la disomogeneità dei volumi edilizi e la inevitabile discontinuità delle dimensioni delle facciate, dei materiali impiegati, della qualità architettonica dei dettagli - soprattutto nella zona dei pianoterra – è stata sviluppata una ben caratterizzata e forte presenza di particolari strutture che impegnano tutta l’area dell’isola spartitraffico centrale. Strutture che, per dimensioni e forma, disegnano un nuovo passaggio urbano: una trave che forma un’onda lunga cinquanta metri, sostenuta da cavalletti da due metri e quattro metri e cinquanta di altezza al di sopra della parte centrale dello spartitraffico, luminosa di notte come una grande guida direzionale; una serie di grandi forme geometriche colorate che si innalzano come quinte fino a cinque metri di altezza avranno la funzione di presentare un’alternativa architettonica all’anonimità passiva dei volumi circostanti. Il parterre della lunga aiuola spartitraffico non sarà soltanto un tappetino verde punteggiato da qualche gruppo di fiori stagionali, ma una struttura organizzata in modo da formare una superficie convessa permanentemente verde con l’impiego di elementi di sostegno sagomati ad arco per ospitare rampicanti sempreverdi e raggruppamenti di arbusti del tipo “Lonicera nitida”. Posizione, forma e composizione architettonica di tutti gli elementi che caratterizzano la struttura centrale del sistema che dovrà guidare il flusso veicolare, compreso il particolare delle cordonate perimetrali, verranno realizzati secondo i disegni di progetto che garantiscono una presenza nuova nel panorama urbano della città e del territorio. Non si vuole realizzare con questo progetto una presenza monumentale e retorica, ma offrire il segno di una presenza storica e culturale nel punto in cui si apre una nuova porta di ingresso nella città. Tutti gli altri elementi che confluiscono nella definizione dei percorsi pedonali, dei marciapiedi, degli attraversamenti, dei parapetti di protezione, dei materiali da impiegare, dei sottoservizi rientrano nella scelta tecnica di efficienza, di correttezza esecutiva e di controllo economico dei costi.

Le cordonate sono in pietra piasentina, la pavimentazione dei marciapiedi in cubetti di porfido, tutta la parte viaria oggetto di intervento sarà ripavimentata con tappeto bituminoso. Un’attenzione particolare è stata riservata agli impianti di illuminazione: quella stradale è stata impostata in base alla categoria illuminotecnica d riferimento secondo le normative vigenti, gli attraversamenti pedonali avranno un sistema dedicato con segnaletica luminosa e concentrazione di luce sulle strisce. Gli elementi di arredo collocati nella aiuola centrale avranno una illuminazione appositamente studiata tale da renderli percettibili anche nelle ore notturne enfatizzandone le caratteristiche simboliche senza comunque creare disturbo visivo alla viabilità. Per quanto attiene il superamento delle barriere architettoniche il progetto ha considerato sia gli aspetti inerenti alle persone con ridotta capacità motoria sia quelle con disabilità visiva. Le pavimentazioni dei marciapiedi saranno in cubetti di porfido con fughe sigillate, gli attraversamenti pedonali in quota con i marciapiedi, oltre a indurre i veicoli a rallentare, consentiranno la continuità dei percorsi senza dislivelli. Per i non vedenti o gli ipovedenti è prevista, in corrispondenza degli attraversamenti, la posa di segnali tattili di pericolo valicabile integrati da ausilio elettronico. Più in generale a maggiore garanzia della sicurezza del pedone per evitare al massimo i momenti di possibile conflitto con il traffico veicolare, è stata prevista la collocazione di transenne metalliche, del tutto simili a quelle già realizzate nella rotatoria del Cavallino, nei tratti di marciapiede dove si può manifestare maggiore pericolo.

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