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Attualità Crocetta del Montello

Casse di espansione sul Piave, c'è il via libera del tribunale delle acque

E' stato respinto il ricorso presentato dai Comuni montelliani contro il bacino di laminazione, previsto dal piano anti-alluvione della Regione e che dovrebbe essere realizzato nell'area delle grave di Ciano a Crocetta del Montello

Ieri, 4 settembre, per i Comuni dell'area montelliana che da anni si battono contro il progetto di una cassa di espansione nell'area delle grave del Piave, a Ciano del Montello, nel Comune di Crocetta, è arrivata una pesante battuta d'arresto. Il tribunale superiore delle acque pubbliche di Roma ha infatto respinto il ricorso contro l'opera, definendola "inammissibile", presentato da ben 14 amministratori dei territori interessati (alcuni dei quali peraltro a guida leghista, come nel caso della stessa Crocetta, con la sindaca Marianella Tormena). Si tratta di un bacino di laminazione fortemente voluto dalla Regione nell'ambito delle opere anti-alluvione. Il ricorso era stato presentato due anni e mezzo fa e la sentenza di ieri va a sbloccare un progetto di cui si discute da decenni e che andrebbe a dare una soluzione ai problemi provocati dalle piene eccezionali del fiume Piave, "sacrificando" una vasta area naturale ai piedi del Montello, in prossimità di un'ansa del corso d'acqua. Ora la palla passa alla Regione che potrà procedere alla progettazione.  «Ora faremo le corse per recuperare il tempo perduto aggiunge nel giro di qualche mese avremo lo studio di fattibilità. E poi a seguire il resto»: ha assicurato ieri Gianpaolo Bottacin, assessore regionale con delega al dissesto idrogeologico.

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