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Lunedì, 29 Aprile 2024

Umberto I e la pausa da timbrare: annullate le sanzioni disciplinari

In mattinata i delegati sindacali che assistono i dipendenti della casa di riposo di Montebelluna hanno incontrato il Vicario del Prefetto, Andrea Celsi. Presente anche il sindaco Adalberto Bordin e il direttore della struttura, Marco Giacon: la prossima settimana sarà avviato un tavolo di confronto

Da febbraio i sindacati Cgil, Cisl, Uil chiedevano un confronto tra la direzione della casa di riposo Umberto I di Montebelluna e oggi, 18 ottobre, si è svolto finalmente un incontro in Prefettura a Treviso a cui hanno preso parte il direttore della struttura, Marco Giacon, il Vicario del Prefetto, Andrea Celsi, il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, e rappresentanti sindacali. L'oggetto del contendere che aveva messo in stato di agitazione i lavoratori nei giorni scorsi è stata in particolare una direttiva aziendale circa l'obbligo di timbratura della pausa, della durata di 10 minuti, con alcune delle dipendenti che non hanno ottemperato a questo obbligo, incorrendo così in sanzioni disciplinari (consistenti in circa 4 ore non pagate). Sono almeno sette i lavoratori "ribelli" che sostengono che la mancata timbratura sia un diritto: si tratta infatti di una piccola pausa nell'arco di otto ore di lavoro. E c'è poi la questione della vestizione e vestizione degli abiti da lavoro, tempo ridotto da 15 a 10 minuti sempre dalla direzione in base all'ultimo contratto. «Ha iniziato a punire chi stimbrava la pausa, c'era chi è stato punito con 4 ore ma ultimamente siamo arrivati anche a 8» ha spiegato all'esterno della Prefettura Fabio Zuglian, Fp Cisl.

Dopo il confronto in Prefettura è stato deciso e sottoscritto dalle parti l'impegno al confronto in un tavolo di contrattazione sull'orario di lavoro che vedrà coinvolti la casa di riposo (una cinquantina dipendenti tra cui dieci amministrativi), sindacati e Comune, l'annullamento di tutte le sanzioni disciplinari a tutti i dipendenti che erano stati colpiti nelle scorse settimane. Infine saranno revocate anche le sanzioni già irrogate e in alcuni casi già oggetto di ricorso a livello giudiziario. «Quella struttura non ha solo questi problemi, come altre Rsa, ne discuteremo durante il tavolo. Se non avremo le risposte sperate non ci fermeremo perchè riteniamo ci sia una dignità dei lavoratori che deve essere rispettata» ha sottolineato Marta Casasin, Fp Cgil. Plauso al buon esito dal vertice anche dalla Uil Fpl. Così Roberto Meneghello: «Conferma che il confronto porta a buoni risultati, l'altro aspetto è il tavolo convocato in Comune. La politica ha voluto per una volta metterci la faccia».

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