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Sanità, Zaia: «Ospedali da ripensare, dovranno essere usa e getta»

Nel giorno dell'apertura della Cittadella della Salute, il Governatore del Veneto ha parlato di una possibile riorganizzazione ospedaliera: «Bisogna pensare a ospedali meno belli ma più funzionali, da abbattere e ricostruire ogni 15/20 anni»

Parlando di sanità del futuro il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha parlato dalla Cittadella della Salute di Treviso di un nuovo modello ospedaliero per il Veneto: «Le antibioticoresistenze e le infezioni ospedaliere saranno sempre più un problema. Dovremmo pensare ospedali più funzionali, anche se forse meno belli». 

«Grandi investimenti in tecnologie e attrezzature sanitarie andranno sempre garantiti - ha precisato il Governatore - ma gli ospedali del futuro dovranno essere pensati dal punto di vista architettonico per essere demoliti e ricostruiti ogni 15/20 anni durante i quali saranno utilizzati e sfruttati al massimo. Abbiamo imparato con il Covid che l’ospedale non è il posto per metterci il grande salone di parrucchiera, il bel bar, il ristorante, la libreria fornitissima - conclude Zaia -. Sono cose belle ma l’ospedale deve essere un luogo di cura e abbiamo capito in questi anni che i virus camminano con le persone. Questa soluzione può sembrare poco estetica ma può garantire molto di più sul fronte delle infezioni. Ricevo spesso poi, segnalazioni da parte di pazienti che si lamentano in alcuni casi della qualità del servizio mensa negli ospedali. Purtroppo non stiamo parlando di ristoranti: la priorità per noi è guarire il paziente ricoverato».

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