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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Spresiano

Telefona al 118 e chiede il numero di una gastronomia: «E a che cosa serve sennò questo numero?»

E' questo quanto contenuto nell'audio di una chiamata arrivata alla sala operativa del Suem all'inizio dell'estate. La comunicazione, che dovrebbe essere coperta dalla privacy, è adesso oggetto di una indagine interna alla Usl 2

«Mi scusi, può darmi il numero della gastronomia di Visnadello?». Peccato che la signora, dalla voce un po' attempata, per chiedere informazioni su dove a ordinare un buon piatto abbia contattato il 118, ovvero il numero riservato alle emergenze sanitarie. E alla risposta peraltro pacata dell'operatore, che chiedeva se la donna avesse consapevolezza di chi avesse chiamato, l'interlocutrice dall'altra parte del filo ha replicato: «Al 118, a cosa serve il 118 se non a questo?».

Era da luglio che l'audio di questo insolito e curioso siparietto girava attraverso la più classica delle catene attraverso i cellulari. Lo aveva postato anche Marco Della Pietra, il sindaco di Spresiano, località da cui era arrivata la chiamata, che ne aveva fatto una "hit" su Facebook. Ma quella telefonata, coperta dalla privacy (per quanto il nome della signora fosse stato coperto con un "beep"), è stata oggetto di una vera e propria sfuriata da parte dei responsabili del servizio pronto intervento che hanno addirittura aperto una indagine interna per scoprire come e perché il suo contenuto sia finito di dominio pubblico.

La storia è quella di una donna che telefona appunto al 118. «Servizio emergenza buongiorno» scandisce l'operatore, concentrato sul raccogliere i dati essenziali della chiamata per reagire adeguatamente. «Pronto? - si sente dire dall'altra parte - posso chiederle? Io abito a Visnadello e qua c’è una gastronomia... lei può indicarmi il numero della gastronomia?». L’addetto, decisamente sorpreso, attende qualche secondo prima di rispondere, poi esclama: «Mi scusi, ma sa che numero ha fatto?». «Il 118» afferma lei, con voce di chi sa il fatto suo. «E lo fa per chiedermi il numero della gastronomia, signora?» prosegue l'operatore, per quanto in termini pacati e gentili. «E a che cosa serve sennò il 118?» chiede un po' stizzita la donna. «Serve per chi sta male e per chiamare le ambulanze». E la signora allora scoppia a ridere: «Eh... ma io non sapevo chi chiamare».

La telefonata prosegue con un «allora mi fa piacere che lei stia bene e le auguro una buona giornata» mentre in sottofondo si sentono squillare gli altri apparecchi della sala operativa. Ma la signora non si arrende: «No no, aspetti un attimo prima di mettere giù. Lei non sa che numero devo fare per contattare questa gastronomia? Chi devo interpellare? Che numero devo fare?». “Deve fare una ricerca in internet o sfogliare un elenco telefonico» e la risposta un po' spazientita. «Ma io - chiosa l'addetto all'assistenza che a quel punto chiude la comunicazione - non ho il numero delle gastronomie qui con me».

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