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Dieci mesi fa la terribile diagnosi, muore mamma 33enne: lascia due figli

Jessica Maria Spampinato faceva l'estetista e viveva con il compagno Enrico (che sognava di sposare) e i suoi ragazzi di 11 e 7 anni a Tarzo. A stroncarla è stato un raro tumore che l'ha colpita al pancreas. Lunedì scorso il suo cuore si è fermato per sempre

Si svolgeranno domani mattina, sabato 16 marzo, alle 10.30 presso la chiesa parrocchiale di Tarzo, il funerale di Jessica Maria Spampinato, estetista di 33 anni che lunedì scorso si è spenta all'Hospice "Antica Fonte" a causa delle complicazioni per una rara forma tumorale che l'ha colpita al pancreas, un terribile male diagnosticato solo dieci mesi fa e contro cui ha combattuto con tutte le sue forze, cercando aiuto negli specialisti e nelle cure dei medici, prima a Verona, poi a Milano e quindi allo Iov di Padova dove si è sottoposta fino a due mesi fa alla chemioterapia. Cure che purtroppo si sono rivelate infruttuose. Jessica, originaria di Enna (era arrivata nella Marca con la famiglia, nel 2000, e aveva studiato al Cfp di Lancenigo), lascia il marito Enrico, di professione falegname, con cui sognava di convocare a nozze, e i figli Ettore ed Ester, di 11 e 7 anni. Generosa, allegra e simpatica: così la ricordano le sorelle Desiree e Chiara oltre ai genitori Maria e Paolo.

"La mia grande guerriera, donna forte e meravigliosa, solare e splendente vita mia fai buon viaggio, ti amo": così l'ha ricordata Desirèè sul suo profilo Facebook, corredando il post con una loro foto insieme. Eventuali offerte raccolte durante le esequie saranno devolute all'asilo di Tarzo.

"La nostra collega Desirée (acema/Genesi) ha fatto sapere che splende una stella nel firmamento" ha scritto il gruppo Skatenati delle Rsu dell'Electrolux di Susegana "La sorella Jessica si è spenta questa notte. Lascia marito e due figli di 7 e 11 anni. Ci stringiamo con tutti i colleghi in un silenzioso abbraccio di cordoglio a lei e a tutta la grande famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze".

La loro storia d'amore sboccia qualche anno dopo, e con essa anche tanti progetti. A cominciare dalla vita insieme. Arrivano anche due bambini, un maschietto e una femminuccia. Enrico lavora in un'azienda metalmeccanica di Vittorio Veneto, lei invece cinque anni fa trova lavoro all'estetica Fisioline di Conegliano, in via Verdi. Cresce la famiglia, e con essa i progetti. Jessica e Enrico ne hanno tanti, e lavorano sodo per realizzarli. A cominciare dalla casa. Ne comprano una a Tarzo. Ma Jessica vuole costruire il suo sogno: avere uno studio di estetica tutto suo. Il lavoro le piace, e così pensa di cominciare a risparmiare per poter rilevare quello in cui lavora. Lì si trova bene, le clienti la apprezzano.
Tutto bene. Fino a quando, a maggio, qualcosa non va.
LA TERRIBILE DIAGNOSI

La diagnosi è terribile, le speranze poche. Ma lei lotta come di più non si può, aiutata dalla famiglia. Comincia la corsa disperata della speranza, contro il tempo: visite, analisi, consulti, terapie. Tutto inutile.
A dicembre la situazione precipita, ma Jessica prepara il Natale per la sua famiglia come meglio non potrebbe. Nei giorni scorsi il trasferimento all'hospice, e la fine.
IL RICORDO

Il marito Enrico è distrutto, ma lucido nel ricordare la moglie e la mamma: «Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro, che amava tanto, combattendo fino alla fine». Straziante anche il ricordo della sorella Desirée sui social: "La mia grande guerriera, donna forte e meravigliosa, solare e splendente, vita mia. Fai buon viaggio, ti amo".

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