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Gentilini, l'omaggio di Nordio: «Con lui la resurrezione di una città talvolta nel degrado»

Il ministro della Giustizia, nel corso della presentazione della lista di Fratelli d'Italia, ha voluto ricordare l'epopea dello "Sceriffo" che qualche giorno fa ha dato l'addio al consiglio comunale dopo 29 anni consecutivi tra i banchi. A lui donata simbolicamente una fascia tricolore

«Ho assistito ahimè, avendo ad una certa età, ad una serie di passaggi di questa città che è stata talvolta amministrata bene, talvolta amministrata male, talvolta ammninistrata malissimo. Ho assistito a dei momenti di degrado che hanno fatto di Treviso, città in cui sono nato nel 1947 e che ho visto risorgere dalle rovine della guerra, in certi momenti proprio vittima del degrado. Ad un certo punto vi è stata una sorta di resurrezione, quando è cambiata l'aria politica e quando è stato eletto il nostro amico sindaco Gentilini la città ha cominciato a rifiorire e nonostante tutto, nonostante la crisi, nonostante il Covid, nonostante la limitazione dei bilanci comunali dovute alle crisi economiche, potrei dire che non è mai stata tanto bella e vivibile come è adesso. Però c'è ancora la possibilità di migliorare e renderla ancora più bella». Le parole sono del ministro della Giustizia Carlo Nordio, trevigiano doc: ieri, sabato 23 aprile, nel corso della presentazione della lista di Fratelli d'Italia in vista delle prossime elezioni comunali a Treviso, ha voluto omaggiare e ricordare l'epopea di Giancarlo Gentilini, da tanti anni amico del Guardasigilli. E' solo una delle tante dediche che perfino i suoi principali detrattori hanno voluto riservare a Genty.

Qualche giorno fa lo "Sceriffo", splendido 94enne, dopo aver annunciato di non volersi ricandidare, ha dato l'addio al Consiglio comunale dopo ben 29 anni consecutivi di presenza tra i banchi nei ruoli di sindaco, vicesindaco o semplice consigliere. Così dal "mitico" 1994, l'anno del crocevia, quello in cui la città ha svoltato seguendo le alterne fortune della Lega, con lui quasi sempre egemone in città (salvo fragorose sconfitte come quella maturata nel 2013 con lui come candidato). Il sindaco Mario Conte ha voluto ommaggiare Genty con una fascia tricolore con la scritta "Sindaco di Treviso per sempre": a lui l'applauso di tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza.

«Il mio cuore adesso sanguina per abbandonare tutti questi che adesso mi hanno seguito e per abbandonare il mio popolo» ha detto Gentilini «ma voglio dire, caro sindaco, cari assessori, cari consiglieri, vedete, ho scelto una strada che mi allontana dal mio popolo ma è dovuto al raggiungimento di una certa età, in cui tutte le cose nascono e finiscono ma ricordatevi che ho rinunciato a partecipare a questa nuova tornata elettorale perchè dipende esclusivamente dalla mia età. Sono un punto di riferimento per la città ma tutte le cose belle finiscono: voglio ringraziare tutti quelli che dal 1994 sono stati con me in quella rivoluzione del modo di amministrare la città di Treviso. Siamo scesi in mezzo al popolo, abbiamo sofferto e abbiamo vinto. Dovete amare la città di Treviso come l'ho amata io».

«Voce!!! Voce ragazzo!!!” Giancarlo Gentilini ha iniziato così il suo ultimo consiglio comunale da Amministratore, con un rimprovero (ovviamente bonario) al nostro Segretario» ha raccontato il sindaco Conte sulla sua pagina Facebook «Genty è così. Genuino, presente. Ha onorato il suo impegno dall’inizio alla fine, seguendo senza battere ciglio 14 ordini del giorno. Anche oggi, dopo 29 anni in Municipio, tutti da protagonista. Ma Genty è molto di più: ha cambiato il ruolo del sindaco in Italia, portandolo fuori dal palazzo e in mezzo alla gente. Ha scritto la storia, con il pragmatismo che è il marchio di fabbrica degli Alpini».

La foto di gruppo con il consiglio comunale

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