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Martedì, 30 Aprile 2024
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Assemblea sindacale della Cisl Scuola al Palladio di Treviso

Tamborrini (Cisl Scuola Belluno Treviso): «Già concreto il rischio di un avvio del prossimo anno scolastico senza docenti in cattedra»

Buona nelle intenzioni, macchinosa alla prova dei fatti. La recente riforma della scuola, le nuove disposizioni per l’arruolamento dei docenti della scuola secondaria e la loro formazione obbligatoria e le nuove procedure di abilitazione e di reclutamento del personale docente, rischiano di far partire il prossimo anno scolastico ancora una volta con i docenti non in cattedra. È una delle criticità emerse nella mattina di mercoledì 10 aprile, nel corso della partecipata assemblea sindacale organizzata dalla Cisl Scuola Belluno Treviso all’istituto Palladio e rivolta a tutto il personale scolastico. All’incontro sono intervenuti la segretaria generale territoriale della Federazione della Scuola Anna Lucia Tamborrini, la segretaria generale regionale Sandra Biolo e il segretario nazionale Salvatore Inglima.

Nel corso dell’assemblea sono stati presentati i nuovi percorsi formativi per le nuove abilitazioni e i nuovi profili del personale Ata previsti dal nuovo contratto della scuola. Molte le questioni affrontate, dal precariato del personale al rinnovo del contratto, tutte questioni aperte e seguite quotidianamente dalla Cisl Scuola Belluno Treviso, la seconda in Veneto per numero di iscritti (4.676 fra Treviso e Belluno), in rappresentanza di 12.100 lavoratori e lavoratrici fra docenti, educatori e personale Ata in provincia di Treviso e 3.180 in provincia di Belluno.

«Per la scuola è un periodo intenso e complicato - spiega Tamborrini - perché il Ministero sta mettendo sul piatto molte novità come i nuovi corsi abilitanti per poter partecipare al concorso dal 2025 in poi: queste abilitazioni, tramite corsi specifici, dovrebbero essere conseguite dagli insegnanti entro il 31 maggio di quest’anno, ma i corsi devono ancora iniziare. Dovevano essere avviati alla fine di febbraio, invece non solo non sono partiti, ma non si sa nulla. Considerato che a metà aprile vengono aperte le graduatorie provinciali per l’assegnazione delle supplenze, è evidente come questi insegnanti perderanno la possibilità di passare a un’altra classe di concorso o in un altro grado di scuola, perché il loro inserimento in graduatoria slitterà nel tempo. I docenti non saranno abilitati nei tempi utili per partecipare ai prossimi concorsi».

Un altro problema è quello dello slittamento delle graduatorie provinciali di supplenza che sarebbero già dovute uscire, ma a causa di un parere mancante da parte del Consiglio superiore della Pubblica istruzione sui titoli conseguiti all’estero, sono slittate. “Probabilmente - spiega Tamborrini - usciranno dopo la metà di aprile e le scuole si troveranno a dover valutare anche queste graduatorie in concomitanza con le incombenze di fine anno scolastico e la conseguenza sarà che le graduatorie non saranno pronte per fine agosto e il 1° settembre, come ogni anno, non ci saranno tutti i docenti in cattedra all’avvio del nuovo anno scolastico.

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