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Park Vittoria, anche Legambiente Treviso si schiera contro l'opera

Per il circolo del capoluogo il parcheggio interrato è inattuabile nella “città delle acque”. Intanto alcune liste civiche e partiti di minoranza hanno organizzato per giovedì 29 febbraio alle 20.45 all’auditorium di Santa Caterina un incontro pubblico dal titolo “No Park Vittoria!”

Alla vigilia di nuove mobilitazioni e incontri pubblici contro la realizzazione del progetto Park Vittoria, anche Legambiente Treviso si allinea apertamente con le associazioni del territorio come Italia Nostra Treviso e alcune liste politiche del capoluogo. Legambiente Treviso appoggia la mobilitazione contro il progetto Park Vittoria e incoraggia la popolazione a partecipare alle iniziative sul tema, in particolare il ciclo di tre serate promosso da Italia Nostra Treviso, “L’infinita storia del park interrato”, per conoscere ed essere consapevoli di ciò che questa scelta comporterà. Il secondo appuntamento si terrà mercoledì 28 febbraio alle 20 e il terzo e ultimo mercoledì 6 marzo, sempre alle 20, alla sala Frate Sole del Convento di San Francesco. Alcune liste civiche e partiti inoltre hanno proposto per giovedì 29 febbraio alle 20.45 all’auditorium di Santa Caterina un incontro pubblico dal titolo “No Park Vittoria!”.

«Treviso è la “città delle acque”, eppure si vuole scavare un parcheggio multipiano a due passi dal Sile e su una rete fitta di corsi d’acqua. Treviso vince il premio Green Leaf 2025, eppure si pensa a un parcheggio nel cuore del centro storico invece di proporre soluzioni nella cintura urbana fuori mura, incentivando il trasporto intermodale. Treviso, in base al rapporto “Mal’aria di città” di Legambiente, risulta la terza città più inquinata in termini di PM10 e PM2,5 di tutto lo stivale, eppure si decide di ignorare le possibilità già esistenti per tenere le auto fuori dal centro storico - per esempio incentivando l’utilizzo dei parcheggi come Appiani, Miani Park, DalNegro (pensando ad esempio a dei percorsi di collegamento con il centro sicuri, veloci e, perchè no, pure belli, allestendo ad esempio mostre temporanee lungo il tragitto), oppure ripensare all’ex Foro Boario con una soluzione multipiano, ottimizzare l’area della stazione dei treni e del vecchio palazzo delle Poste» dichiarano da Legambiente Treviso «Le incongruenze sono grandi ed evidenti e per questo invitiamo tutta la cittadinanza ad interessarsi a questo tema e a partecipare alle iniziative che in queste settimane si stanno organizzando. Park Vittoria è un esempio particolarmente evidente dell’incoerenza con cui si sta procedendo a Treviso e della mancanza di una visione che tuteli salute e benessere dei cittadini, sia individualmente che come comunità».

«Il referendum sul park Vittoria si può fare: basta che il Consiglio Comunale deliberi il regolamento» così Luigi Calesso, di Coalizione civica «Nel vasto e partecipato dibattito che sta attraversando la città sulla questione del park interrato in piazza Vittoria si è più volte affacciata l’ipotesi dell’indizione di un referendum cittadino. E’ stato giustamente osservato che il referendum non è uno strumento utilizzabile nel nostro comune in questo momento perché, pur essendo previsto dallo Statuto della Città, non ne sono stati regolamentati la richiesta e lo svolgimento. Si tratta di una situazione irreversibile, di un impedimento non superabile? Assolutamente no, è sufficiente che vengano approvate due delibere dal Consiglio Comunale per rendere esigibile questo diritto dei cittadini a intervenire direttamente nell’attività deliberativa del Comune, esattamente come è possibile fare a livello nazionale e regionale con i referendum abrogativi».

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