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Trevisani nel mondo: torna il concorso “Vite in Valigia” per le scuole superiori

Associazione Internazionale Trevisani nel mondo, Ufficio Scolastico Provinciale e Provincia per promuovere il tema dell’emigrazione trevisana nel mondo

L’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo, con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Provinciale e della Provincia di Treviso, ha organizzato un concorso dal titolo “Vite in valigia: costanti e discontinuità nell’emigrazione della nostra terra”, rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori del territorio con l'obiettivo di approfondire il tema dell'emigrazione attraverso la realizzazione di progetti grafici, pittorici, digitali o letterari per stimolare la ricerca e la diffusione del patrimonio di storie sull'argomento tra le nuove generazioni. Gli elaborati dovranno essere inviati all'Associazione entro il 15 aprile 2024.

Hanno partecipato alla conferenza, Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo e Paola Schiavon, referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso delegata dalla dirigente Barbara Sardella. Per sottolineare la consolidata sinergia tra istituzioni, il presidente AITM Conte ha omaggiato il presidente Marcon con due libri, il primo dedicato ai 50 anni dalla fondazione dell’Associazione e il secondo sulle tradizioni e sul dialetto locale.

Nel dettaglio, possono prendere parte al concorso ragazze e ragazzi dai 15 anni in su, singolarmente oppure con la loro classe, e ogni progetto presentato dovrà essere coordinato da un insegnante dell'istituto superiore di riferimento in provincia di Treviso. La partecipazione è gratuita e ogni elaborato deve essere inedito, mai presentato o premiato in altri concorsi. Il concorso si articola in due sezioni: la prima è riservata ai progetti creativi grafici, pittorici in formato cartaceo e digitale, compresi i video; la seconda, invece, è dedicata ai progetti letterari e riguarda la realizzazione di poesie, lettere, interviste o racconti sul tema dell'emigrazione. I materiali saranno visionati e valutati da una speciale Giuria tecnica composta da docenti, scrittori e giornalisti, nominata dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo. Per ciascuna sezione la Giuria selezionerà 10 elaborati, tra cui saranno individuati i vincitori dei seguenti premi:

1° classificato: premio in denaro di 500 euro;

2° classificato: premio in denaro di 300 euro;

3° classificato: premio in denaro di 200 euro.

A tutti i segnalati sarà attivato un abbonamento annuale alla Rivista associativa "Trevisani nel mondo”, mentre all’Istituto con il maggior numero di partecipanti un sussidio didattico. Il risultato del concorso sarà comunicato ai finalisti e agli Istituti partecipanti tramite e-mail entro 30 giorni dalla consegna degli elaborati, unitamente all’invito a partecipare alla cerimonia di premiazione. La graduatoria finale sarà resa pubblica nel corso della cerimonia stessa, che si svolgerà a Treviso nel mese di maggio 2024.

«Anche quest’anno la Provincia ha rinnovato la sua collaborazione a questa bella iniziativa realizzata insieme all’Associazione Trevisani nel Mondo e all’Ufficio Scolastico Provinciale - sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - un’opportunità per le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di approfondire il tema dell’emigrazione, che ha riguardato migliaia di nostri concittadini in cerca di nuove opportunità e speranze in tanti Paesi nel mondo. Nel 1876 iniziò la Grande Emigrazione e intere famiglie lasciarono il Veneto per dirigersi verso i paesi dell'America Latina, scappando dalla povertà e dagli effetti della grande crisi agraria. Il concorso “Vite in Valigia” permetterà alle nuove generazioni di ripercorrere le tappe che hanno scritto il passato, e il presente, della Marca Trevigiana. Come Provincia, siamo sempre lieti di sostenere attività formative che contribuiscono a creare maggiore consapevolezza nei ragazzi su numerosi temi di attualità, penso per esempio ai nostri progetti sulla tutela ambientale con la Green Schools Competition e sulla sicurezza stradale: allo stesso modo, anche questo concorso è per loro un’occasione di crescita come individui e cittadini più consapevoli».

«La positiva esperienza della prima edizione – continua Franco Conte, presidente dell'Associazione Internazionale Trevisani nel mondo - organizzata per ricordare il 50° anniversario della fondazione dell’AITM, è stata di stimolo per riproporre “Vite in valigia”, concorso nato con lo scopo di stimolare i giovani alla conoscenza del fenomeno migratorio che ha interessato per oltre un secolo l’Italia ed in particolare i territori più poveri come il Veneto e la nostra provincia di Treviso. Se da qualche anno si è registrata una inversione di tendenza (Treviso da terra di emigrazione è diventata terra di immigrazione) è grazie anche al sacrificio dei tanti nostri emigranti che con grande sofferenza hanno lasciato la loro terra. È importante allora che i giovani acquisiscano consapevolezza del ruolo che ha avuto l’emigrazione per lo sviluppo del nostro territorio: questa è la finalità del concorso».

Per approfondire il tema, il presidente dell’Associazione ha raccontato anche alla stampa alcuni aneddoti storici di cittadini trevigiani che hanno lasciato nelle terre in cui si sono trasferiti un segno rappresentativo della propria origine: in particolare, è stata condivisa la vicenda dell’ingegnere Massimiliano Cremonese, originario di San Biagio di Callalta, trasferitosi nel 1926 a Santa Tereza, in Brasile. Qui, nella città situata nel Rio Grande do Sul, costruì un campanile identico a quello già realizzato per il proprio Comune, a San Biagio: i due campanili “gemelli” unirono anche “amministrativamente” il Comune trevigiano e quello brasiliano, che diventarono a tutti gli effetti Comuni gemellati.

«L’Ufficio scolastico provinciale di Treviso, da sempre sensibile al tema dell’emigrazione nelle sue diverse declinazioni, ha ritenuto importante divulgare nelle scuole secondarie superiori della Provincia il bando di concorso “Vite in valigia”, proposto agli studenti dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo - afferma Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso. Si ritiene infatti fondamentale una sensibilizzazione sul focus oggetto del concorso, in quanto una riflessione attenta potrà condurre i ragazzi a comprendere alcune permanenze storiche e a superare pregiudizi e stereotipi alquanto pericolosi, rafforzando così le proprie competenze di cittadinanza attiva e responsabile. La triangolazione Scuola, istituzioni e territorio è quanto mai auspicabile per creare una virtuosa sinergia a vantaggio degli studenti, che avranno così modo di avvicinarsi al mondo dell’associazionismo e di sentire alcune realtà meno distanti da sé».

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