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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Vittorio Veneto, la proposta: «Cittadinanza onoraria a Giacomo Matteotti»

Il gonfalone della città è decorato Medaglia d'oro al valor militare per la sua lotta al nazifascismo. Lettera di un cittadino al sindaco: «Può e deve fare un gesto importante e di grande significato morale e politico per onorare un martire della democrazia e della libertà»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla nostra redazione dal cittadino Ottavio Pasquotti:

«Signor sindaco Antonio Miatto questo è l'anno centenario dell'assassinio del leader socialista Giacomo Matteotti, veneto di Fratta Polesine. Egli fu rapito in Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma, il 10 giugno 1924 da quella che era definita “la Ceka del Viminale”, un gruppetto dedito agli affari sporchi del fascismo, capitanato da Amerigo Dumini, stipendiato dall'ufficio stampa di Mussolini. Matteotti fu ripetutamente colpito e poi pugnalato a morte in macchina, e infine abbandonato nella macchia della Quartarella, una ventina di chilometri dal luogo del rapimento. Il cadavere del martire socialista, colpevole agli occhi di Mussolini di aver denunciato alla Camera i brogli e le violenze che avevano caratterizzato le elezioni politiche di quell'anno, fu rinvenuto casualmente il 16 agosto 1924. La salma venne caricata in fretta e furia su un vagone delle ferrovie e trasportata a Fratta Polesine, dove vennero celebrati i funerali, imponenti per la partecipazione popolare. Non solo in Italia, ma all'estero soprattutto, Matteotti venne visto ed onorato quale martire della libertà e della democrazia.

Vittorio Veneto, il cui gonfalone è decorato di Medaglia d'oro al valor militare per la sua lotta al nazifascismo, può e deve fare un gesto importante e di grande significato morale e politico per onorare un martire della democrazia e della libertà, conferendo la cittadinanza onoraria in memoriam al'on. Giacomo Matteotti. È questa la proposta che le faccio, consapevole che la decisione sia un gesto di grande significato morale, nel solco della tradizione democratica e antifascista della nostra città. Sono certo che lei vorrà farsi promotore di questa straordinaria e rilevante iniziativa, che rederà onore a lei ed alla città di cui è sindaco. In attesa di un suo cenno, che spero positivo, la saluto molto cordialmente»

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