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In migliaia per l'ultimo saluto a Ombretta: «Hai portato gioia nelle vite di tutti»

Bagno di folla a Biancade per l'ultimo commosso saluto alla mamma infermiera di 50 anni, travolta e uccisa mercoledì scorso da una catasta di legna nel giardino di casa. L'omelia di don Marcello: «Ombretta sapeva trasformarsi in sorriso»

Tutta Biancade ha voluto essere presente sabato mattina, 3 febbraio, ai funerali di Ombretta Castellani, la 50enne madre di due figli mancata improvvisamente all'affetto dei suoi cari. Un destino tragico il suo: mercoledì scorso Ombretta è stata travolta da una catasta di legna nel giardino della sua abitazione, perdendo la vita sul colpo. Un lutto che ha colpito l'intera comunità e le tantissime persone che avevano conosciuto Ombretta come infermiera e nelle molte sue altre passioni.

Piena in ogni ordine di posto la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista: centinaia le persone che, non riuscendo a trovare posto all'interno, hanno voluto assistere comunque alla cerimonia rimanendo nel cortile esterno della chiesa. Un segnale forte di quanta importanza abbia avuto Ombretta nelle vite di tantissime persone, come ricordato nel toccante messaggio letto dalla sorella Sonia. A celebrare il rito funebre è stato il parroco di Biancade, don Marcello Miele che, nell'omelia, ha ricordato come: «Chi dona la propria vita agli altri non la perde mai».

Funerale Ombretta Castellani 1-2

L'omelia

Dopo la lettura dal Vangelo di Giovanni, con l'episodio della risurrezione di Lazzaro, don Marcello ha sottolineato nella sua omelia come: «Della nostra vita resterà quello che abbiamo donato per amore. Non chiediamoci com'è morta Ombretta ma come abbia vissuto. Ombretta è stata una mamma, moglie, sorella e figlia sempre attenta agli altri, piena di positività. Era una persona che sapeva trasformarsi in sorriso - ha detto don Marcello - ha donato serenità agli altri, in particolare a chi soffriva. Ombretta vivrà per sempre perché chi vive da risorto non muore mai, chi invece è morto nel cuore non risorgerà. Ora non possiamo rimanere chiusi in un sepolcro: non mettiamo una pietra sopra la tragedia di Ombretta. Coloro che hanno saputo spendere la loro vita per amore avranno la vita eterna. Lasciar andare Ombretta è il modo più concreto per percepire che lei vive ancora e dal Cielo sta riversando il suo amore su di noi. Se uno in vita ha donato tutto sé stesso agli altri, la morte non può portargli via nulla. La morte deve darci la speranza di continuare a credere nella vita».

Funerale Ombretta Castellani 2-2

Il ricordo

Il momento più struggente della cerimonia è arrivato con la lettura dei messaggi d'addio scritti dalla figlia Letizia, dalla sorella Sonia e da una delle ragazze della scuola di pattinaggio che Ombretta aveva seguito e supportato andando fino in Colombia alla Coppa del Mondo. «Mamma grazie per averci regalato ogni sorriso, ogni parola, ogni abbraccio e ogni carezza. Grazie per averci fatto ridere anche quando non ne avevamo voglia, grazie per averci supportato in ogni cosa, grazie per tutte le persone che hai aiutato con il tuo lavoro e per averci insegnato cos'è l'amore. Il tuo sorriso era una cura per tutto e tutti, splendente e raggiante, era la nostra forza. I tuoi occhi azzurri sono infiniti come il mare che amavi tanto. Scusa per tutte le volte che ti abbiamo fatta andare a letto tardi o non abbiamo risposto ai tuoi messaggi. Adesso sei il nostro sole, insegna agli angeli quanto tutto diventa più bello quando si sorride. Noi lo faremo da qua».

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