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Economia Carbonera

Alternativa Ambiente cooperativa sociale, bilancio in utile per 399 mila euro

Il presidente Marco Toffoli: «Siamo in una condizione di buona salute sociale ed economica e abbiamo mantenuto costante la responsabilità nei confronti della comunità»

«Mi trovo per la seconda volta a commentare un bilancio in cui la pandemia incombe su ogni numero, scelta, risultato. E per il secondo anno i numeri ci indicano una condizione di buona salute sociale ed economica, e che abbiamo mantenuto costante la responsabilità nei confronti della comunità». Così Marco Toffoli, presidente di Alternativa Ambiente cooperativa sociale, ha esordito davanti all'Assemblea dei soci convocata per la presentazione del bilancio di esercizio 2021, che registra un utile pari a 399 mila euro (erano 105 nel 2020) ed è stato approvato all'unanimità dai partecipanti.

In un anno sicuramente non semplice, la cooperativa di Vascon di Carbonera è riuscita ad aumentare il valore della produzione del 7,42% a fronte di maggiori costi per il 5,24%. Tra questi sono stati considerevoli quelli riconducibili al periodo emergenziale, come ad esempio i costi per le malattie a carico dell'azienda pari a euro 112.031 (furono 30.929 nel 2020), a cui si aggiungono gli aumenti dei costi energetici, in parte contenuti da scelte operate negli anni precedenti, come l'impianto fotovoltaico e le caldaie a cippato autoprodotto. La stima dei mancati ricavi riconducibili al periodo emergenziale ammonta invece a euro 303 mila, tra il ristorante di Colonia Agricola chiuso per quasi 3 mesi e importanti commesse ridotte o inattive. «Il bilancio redatto dopo l'inizio del conflitto Russia-Ucraina e le sue conseguenze sui costi, non ha potuto non tenere conto delle tante incognite che il 2022 ci presenta», commenta Toffoli. «Per questo il CdA ha preferito tenere un profilo prudente avvalendosi della facoltà, prevista dai provvedimenti legislativi a sostegno delle imprese, che consentono di traslare di un anno gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Questo ci ha consentito di creare un fondo di riserva vincolato e di ridurre i costi per euro 381.484».

La dettagliata descrizione del bilancio d'esercizio, proposta da Toffoli e dal dott. Crozzolin, commercialista della cooperativa, si è anche intrecciata ai numeri del bilancio sociale che Alternativa Ambiente ha redatto per il secondo anno. «Nel 2021 abbiamo garantito lavoro a 503 persone, di cui 132 con svantaggio (33,3%)», spiega il presidente. «Tra questi, 330 sono assunti a tempo indeterminato (84,6%): nel 2021 sono stati 12 i contratti stabilizzati e 99 le nuove assunzioni, a fronte di 106 cessazioni. Sebbene i dati di "entrata" e "uscita" sembrano equivalersi, in realtà uno dei temi più scottanti della gestione è la mancanza cronica di personale, che si è fatta particolarmente sentire negli ultimi mesi. Una difficoltà non secondaria, per chi ha messo sempre in primo piano la ricerca di nuove opportunità per creare posti di lavoro. Ma, anche, una difficoltà comune a moltissimi comparti dell'economia italiana, in un momento in cui l'offerta di manodopera scarseggia a fronte di una domanda molto elevata: la sua soluzione non risiede soltanto nelle nostre capacità di porvi rimedio».

Il bilancio sociale rivela anche quanto sia ampio lo spettro di attività in cui è impegnata la cooperativa, che spaziano dalla cura del verde (clienti: 141, Comuni: 17, operatori impiegati: 39) alle pulizie industriali (clienti: 103, Comuni: 7, operatori impiegati: 73), dalla logistica e trasporto conto terzi (Comuni: 7, operatori impiegati: 39) agli assemblaggi (Comuni: 3, operatori impiegati: 21). Non meno rilevanti sono stati, nel 2021, i numeri dei servizi ambientali realizzati tra la provincia di Treviso e quella di Belluno, sia nel settore pulizia del territorio (Comuni: 65, operatori impiegati: 31), sia in quello della raccolta rifiuti/indumenti (Comuni: 49, operatori impiegati: 51) e nella guardiania agli ecocentri (Comuni: 65, operatori impiegati: 100). Gamma di servizi che si completa con quelli cimiteriali e con le attività sociosanitarie non mediche presso 4 ambulatori. 

«Servizi molto diversificati che consentono di interessare una pluralità di lavoratori e di coinvolgere anche le fasce più deboli e in condizioni di marginalità sociale», commenta Toffoli. A questi si aggiungono le 81 persone che hanno beneficiato dei percorsi del centro diurno occupazionale e i 41 ospiti delle quattro residenze di cui la cooperativa gestisce i servizi sociosanitari, «nelle quali lo straordinario carico assistenziale registrato nel 2020 è leggermente diminuito, ma dove la gestione è stata comunque piuttosto complessa, pur se affrontata con grande impegno, professionalità e coraggio da tutti gli operatori», precisa il presidente.

Tra i fatti più significativi del 2021, il presidente ha ricordato ai soci della cooperativa l'acquisto della nuova sede operativa di Vacil di Breda di Piave, a pochi metri dalla precedente: «L'acquisto dell'immobile, del valore di 1,5 milioni di euro, è stato il risultato di una lunga e complessa operazione sostenuta da UniCredit, Banco BPM e dalla ditta Impronta, proprietaria della precedente sede, e resa possibile anche grazie al supporto dell'Amministrazione Comunale di Breda di Piave». L'arch. Fabio Tirelli, assessore del Comune di Carbonera che ha partecipato all'Assemblea come rappresentante del proprietario della sede data in concessione alla cooperativa, ha espresso vivo apprezzamento non solo per il risultato ottenuto ma anche per il continuo impegno di Alternativa Ambiente nel rispondere alle esigenze della comunità di Carbonera e di tutto il territorio.

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