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Economia

Rifiuti urbani, a Treviso si differenzia di più e si paga meno

Secondo i dati dell'osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza Attiva, dal 2007 al 2012 nel capoluogo della Marca è aumentata la differenziazione dei rifiuti urbani e sono diminuiti i costi a famiglia

Migliora il rapporto di Treviso con la gestione dei rifiuti solidi urbani.

A fotografare la situazione è stato l'osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza Attiva, che ha raccolto i dati ISPRA relativi allla gestione dei rifiuti in Italia nel 2012.

Per la sua indagine, Cittadinanza Attiva ha preso come riferimento una famiglia di tre persone, con reddito lordo complessivo di 44.200 euro l'anno e un'abitazione di proprietà di 100 metri quadri.

SERVIZIO E COSTI - La tendenza generale del Paese è quella di rincarare il costo dello smaltimento dei rifiuti senza però far corrispondere un miglioramento del servizio.

In Italia di ricicla ancora troppo poco, rispetto al resto d'Europa. Solo il 34% dei rifiuti urbani viene recuperato, a fronte di una media europea del 40%, e mentre neglia altri Paese solo il 38% dei rifiuti finisce in discarica, in Italia la percentuale è del 50%.

Nel 2010 la Penisola ha prodotto 32,5 milioni tonnellate di rifiuti urbani (lo 0,8% in più rispetto al 2009), 2,4 milioni di tonnellate solo in Veneto, pari al 7,4% della produzione nazionale. Di queste tonnellate, il 35,3% è stato differenziato (più 1,7% rispetto al 2009) ma il 51% è comunque finito in discarica.

Migliore rispetto alla media nazionale la prestazione della nostra Regione, che nel 2010 ha differenziato il 58,7% dei rifiuti e indirizzato in discarica solo il 19% di essi.

QUANTO PAGHIAMO - In media, in Italia, nel 2012 ogni famiglia ha pagato 253 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il 2,8% in più rispetto al 2011.

In Veneto e a Treviso è andata un po' meglio.

I veneti hanno pagato 222 euro a famiglia, lo 0,4% in meno rispetto al 2011 (223 euro) ma il 10,4% euro in più rispetto al 2007, quando pagarno 201 euro.

Treviso rientra tra i capoluoghi italiani in cui nel 2012 è stata applicata la Tia e non la Tarsu e i trevigiani hanno sborsato 204 euro a famiglia, il 6% in meno rispetto al 2011 e il 5,5% in meno rispetto al 2007.

Un andamento positivo, se confrontato con la media nazionale, che fa rientrare Treviso nel 12% dei capoluoghi di provincia che hanno visto diminuire il costo di smaltimento dei rifiuti per famiglia.

IN VENETO - Tra le venete, tuttavia, Treviso non è tra le più virtuose. Sebbene nel 2011 il capoluogo trevigiano abbia visto scendere la produzione di rifiuti tra il 2011 e il  2010 (meno 2,8%) e crescere la percentuale di raccolta differenziata (più 2,8%), la palma di città "riciclona" va a Belluno, con il 67,6% di raccolta differenziata e un miglioramento del 3,1% rispetto al 2010.

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