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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Reversibilità: a Treviso rischio di tagli per 2.400 pensioni di vedove e vedovi

Il segretario dello Spi-Cgil del Veneto, Turati: "Le donne sarebbero le più colpite da questo provvedimento e ciò creerebbe una situazione drammatica"

TREVISO Secondo Spi-Cgil, se i timori verranno confermati, nel trevigiano saranno a rischio di ulteriori tagli una parte dei 2.400 nuovi assegni di reversibilità che in media vengono erogati ogni anno al coniuge di un defunto.  In tale contesto la categoria più colpita è quella delle vedove visto che l’85% degli assegni  di reversibilità vanno versati alle donne che hanno una prospettiva di vita più lunga rispetto agli uomini.

Nel territorio di Treviso si contano attualmente circa 60 mila pensioni  di questo tipo, per le quali ogni vedova o vedovo si intasca in media 880 euro lordi al mese, non certo una cifra da nababbi, per una spesa di oltre 52 milioni di euro al mese.In Veneto, invece,  è a rischio di ulteriori tagli una parte dei 15 mila assegni di reversibilità. Nella regione si contano attualmente circa 360mila pensioni  di questo tipo, per le quali ogni vedova o vedovo si intasca in media 878 euro lordi al mese.

Il governo ha giustamente deciso di investire risorse per combattere la povertà – commenta Rita Turati, segretario dello Spi-Cgil del Veneto – Ma, guarda caso, per recuperare tali risorse ha pensato di colpire una categoria non proprio privilegiata, come quella delle vedove e dei vedovi. La cosa davvero assurda, come denunciato dal nostro segretario nazionale Ivan Pedretti, è che si pensa di far uscire la pensione di reversibilità dalla previdenza per entrare nell'assistenza. Con questo piccolo escamotage, sarebbe assoggettata all'Isee che, com'è noto, fa riferimento alla situazione economica familiare e non individuale.

"Naturalmente le donne sarebbero le più colpite da questo provvedimento e ciò creerebbe una situazione drammatica, dato che spesso le vedove riescono a vivere dignitosamente proprio grazie alla quota di pensione del marito, quando questi viene a mancare. Quindi, per combattere la povertà, il governo intende rendere più povere le vedove e i vedovi. Cose da pazzi”. In tale contesto, Rita Turati invita il governo e il ministro Poletti ad “aprire immediatamente un tavolo di confronto su tutte le tematiche che riguardano la previdenza, sempre più sotto attacco da parte di chi per fare cassa non trova altri mezzi che colpire la categoria dei pensionati”.

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