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Economia

Regione: 65 milioni per la competitività delle imprese rurali

Sviluppo rurale: crescono di 65 milioni le risorse per la competitività delle imprese agricole del Veneto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Aumentano le risorse finanziarie destinate a far crescere la competitività delle imprese agricole del Veneto. Il Comitato Sviluppo Rurale della Commissione Europea ha infatti dato parere positivo e unanime alla proposta di modifica del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto avanzata dagli uffici regionali.

“Poiché il parere è vincolante, si tratta di un’approvazione sostanziale –ha sottolineato l’assessore Franco Manzato – alla quale seguirà la decisione formale da parte della Commissione, che arriverà nelle prossime settimane”.

La modifica riguarda l’aumento di oltre 65 milioni di euro della dotazione dell’Asse 1 – Competitività e di 1 milione e 300mila euro di quella dell’ l’Asse 3
– Diversificazione, utilizzando risorse che provengono da una rimodulazione del secondo Asse (51 milioni e 800mila euro) e dell’Assistenza tecnica al programma (15 milioni).

“Per il settore agricolo veneto – ha ricordato Manzato – significa poter contare su ulteriori e significative risorse per quelle che sono state finora le misure
trainanti del programma, finalizzate al miglioramento della competitività delle imprese agricole e agroalimentari. In particolare, saranno potenziate la Misura 121
(Ammodernamento delle aziende agricole), la Misura 123 (Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli) e la Misura 133 (Attività d’informazione e promozione agroalimentare)”.

“Lo spostamento di risorse dalle misure agroambientali dell’Asse 2 non andrà comunque ad intaccare gli obiettivi ambientali del PSR – ha aggiunto l’assessore – in quanto le misure di ammodernamento consentiranno di sostenere interventi innovativi in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente da parte delle attività agricole, come sostenuto dall’Autorità di gestione del PSR Veneto e confermato dal parere positivo del Comitato. La decisione arrivata da Bruxelles è inoltre un risultato positivo anche dal punto di vista amministrativo, per tutte le istituzioni coinvolte. Nonostante la notevole portata finanziaria della modifica, sono stati pienamente rispettati i sei mesi di tempo previsti dall’iter burocratico, permettendo così di dare una risposta tempestiva alle esigenze del settore agricolo regionale. Per questo risultato – ha concluso l’assessore – desidero ringraziare tutti i nostri funzionari che si sono adoperati per portare a casa il risultato”.

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