Mostra "Alchimia della materia" di Cristina Bruniera ed Enrico Marcato
ALCHIMIA DELLA MATERIA
Cristina Bruniera – Enrico Marcato
a cura di Roberta Gubitosi
1 marzo– 31 maggio 2024
Finissage giovedì 23 maggio ore 18:00
In collaborazione con Treviso Suona Jazz Festival
La mostra presenta la relazione tra le opere di Cristina Bruniera, in cui domina la duttile matericità della sabbia, emblema della fusione originaria di terra, acqua, fuoco, aria, e le installazioni di Enrico Marcato, originali combinazioni di elementi di recupero, dalle briccole ai sampietrini, che, decontestualizzati e alterati dal tempo, assumono nuovo valore concettuale.
Cristina Bruniera trova ispirazione nelle distese di natura incontaminata di paesi lontani, dall’Australia, all’Islanda, alla Norvegia, in cui le conformazioni della terra ancora riservano le forme e i colori originari. Tra i vari elementi, la sabbia acquista un nuovo valore simbolico, racchiudendo in se stessa il principio di continua trasformazione derivata dall’azione della terra, dell’acqua, del fuoco, dell’aria. La materia granulosa e mutevole esprime le intuizioni e le intime sensazioni che guidano l’artista nella creazione delle sue opere. Attraverso un modus operandi ricercato, lento e meticoloso Cristina Bruniera riesce a modellare la sabbia per visualizzare la forza e la vitalità di terre lontane e primordiali, con le loro conformazioni irregolari. Le forme sembrano nascere l’una dall’altra secondo uno sviluppo naturale e strutturato insieme, generando una “geometria” organica che spesso rievoca una ripresa dall’alto del territorio, quasi aerea. Le sabbie studiate nelle loro diverse tipologie veicolano il sentimento del luogo, le intime sensazioni che vivono nei ricordi più profondi dell’artista.
L'operare di Enrico Marcato si distingue per l’impiego di diverse entità materiali recuperate dalla realtà urbana, decontestualizzate e successivamente rielaborate attraverso la pittura e l’assemblaggio. Si tratta spesso di elementi che fanno parte della storia urbana di una città, come le briccole veneziane o i sampietrini recuperati durante i lavori di ripavimentazione di Piazza San Pietro a Roma. La scelta dell’artista cade spesso su strutture che fanno parte integrante del tessuto storico-culturale: le briccole infatti rappresentano i “custodi silenziosi” di Venezia, sostengono e indicano la via nella laguna. Già usurati dal tempo, perdono il loro valore funzionale e storico divenendo materia di scarto. L'atto del recupero li sottrae alla deriva e, grazie all’intervento dell’artista, divengono installazioni. Enrico Marcato presenta una riflessione concettuale sul processo creativo, considerando in particolare due termini significativi: decadenza e splendore. Il suo intervento diviene atto alchemico attraverso il quale elementi ormai in “decadenza” riacquistano splendore nell’opera d’arte, nelle installazioni e negli interventi site specific.
Info: 3281511878