Giorno del ricordo - Commemorazione di Norma Cossetto
Venerdì prossimo 10 febbraio ricorrerà il Giorno del Ricordo, una solennità civile nazionale istituita dal nostro Parlamento con la legge 30 marzo 2004 n. 92, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la Memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Proprio il 10 febbraio alle ore 9.30 si terrà una Commemorazione a Treviso in via Norma Cossetto nel quartiere di Santa Bona, una laterale di Strada di Santa Bona Nuova di fronte alla “scuola secondaria G. Bianchetti”.
L'evento è organizzato come ogni anno dal Consigliere comunale Davide Acampora e da Enzo Andretta presidente della Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma della città di Treviso. Prorpio 2 anni fa venne intitolata quella strada comunale a Norma Cossetto su proposta di Acampora, che presentò un Ordine del Giorno al Consiglio comunale votato all'unanimità. La cerimonia, alla quale parteciperà anche il Sindaco Mario Conte, sarà celebrata alla presenza di un parroco che darà la Benedizione alla targa e coinvolgerà diverse Associazioni combattentistiche e d'Arma, nonchè gli studenti della scuola adiacente Bianchetti i quali, per l'occasione, si esibiranno eseguendo due brani musicali e due interventi di altri studenti di classe terza.
La partecipazione degli studenti risulta molto importante dato che quando è stato il momento di scegliere, tra le varie possibilità, la strada comunale più consona da dedicare a Norma Cossetto, è stata individuata proprio quella per il fatto che fosse adiacente ad una scuola. L'obiettivo era naturalmente quello di sensibilizzare i ragazzi a porsi delle domande su chi fosse quel personaggio, auspiocando il sorgere di un desiderio di conoscenza e ricerca autonomi sulla tragica vicenda delle Foibe e dell'Esodo Giuliano Dalmata.
"Norma Cossetto, studentessa italiana di 23 anni dell’Università di Padova originaria dell’Istria, fu barbaramente torturata e gettata in una Foiba dai partigiani Jugoslavi nel 1943. Norma è il simbolo di quella tragedia, di quel massacro che ha coinvolto migliaia di nostri connazionali che in quegli anni dovettero subire un terribile destino: essere seviziati e gettati in quelle voragini carsiche con un’unica “colpa”, essere italiani", ha dichiarato Acampora; "Auspico una larga partecipazione alla cerimonia, ciò contribuirebbe a rafforzare l’impegno che ci siamo assunti tutti insieme, quello di NON DIMENTICARE", ha concluso.