Parole di carta - Paolo Malaguti
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presenta
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con gli studenti delle classi prime e seconde del Liceo Berto.
MERCOLEDI' 17 aprile
ore 19.00
liceo giuseppe berto - auditorium
mogliano veneto
INGRESSO GRATUITO
prenotazione
all'indirizzo: posta42linee@gmail.com
specificando cognome, nome e recapito telefonico
incontro a cura di
quarantaduelinee e Liceo Berto - progetto IL BERTO LEGGE
con officina 31021 e il patrocinio della città di Mogliano Veneto
????? ?? ?? ??????, Einaudi, 2023
Piero dei Gevori ha quindici anni e vive ai margini del bosco del Montello, l’antica riserva di legna della Serenissima. In famiglia sono tantissimi e poverissimi, hanno una casa che sta in piedi per miracolo, mangiano poco e non possiedono nulla. Come se non bastasse, la cattiva sorte si accanisce su di loro. Da qualche tempo, giù al paese, si dice che alla Merica regalino la terra a chi ha voglia di lavorare. Dopo l’ennesima ingiustizia, per i Gevori mettersi in viaggio in cerca di fortuna non è più una scelta, ma l’unica salvezza. Eppure, quando arrivano in Brasile insieme alla marea di italiani in fuga dalla miseria, non trovano il paradiso promesso. Lì in mezzo al nulla bisogna farsi spazio, abbattere gli alberi per costruire tutto da zero: dovranno strappare la terra al mato, tra le minacce sconosciute della foresta vergine, lontani da tutto e da tutti, senza alcuna possibilità di tornare alla vita che si sono lasciati alle spalle. Piero aiuta il padre e la sorella a mandare avanti il fondo, tira su case, semina granturco e fagioli: arriva alla sera con le ossa rotte, ma nel frattempo cresce. E crescendo impara due cose: che per morire basta il morso di un serpente, e che il primo amore è più pericoloso di tutte le bestie feroci messe insieme. Nel groviglio del mato, oltretutto, sarà lui a scoprire quello che nessuno aveva rivelato ai migranti. La loro terra appartiene ad altri, i nativi che quelle colline le abitano da sempre. Nel suo nuovo romanzo, Paolo Malaguti dà vita a una pagina dimenticata della migrazione italiana. Con la felicità narrativa che ben conosciamo e una lingua che ha i colori del veneto, dell’italiano e del portoghese, ci proietta in un mondo lontano e avventuroso, fatto di fatica e piante esotiche, febbre dell’oro e tradizioni da custodire a un oceano di distanza.
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È autore di Sul Grappa dopo la vittoria, Santi Quaranta, 2009; Sillabario veneto, Santi Quaranta 2011; I mercanti di stampe proibite, Santi Quaranta, 2013; La reliquia di Costantinopoli; Neri Pozza, 2015, con cui ha partecipato al Premio Strega; Nuovo sillabario veneto, BEAT, 2016; Prima dell’alba, Neri Pozza, 2017; Lungo la Pedemontana. In giro lento tra storia, paesaggio veneto e fantasie, Marsilio 2018; L’ultimo carnevale, Solferino, 2019. Per Einaudi ha pubblicato Se l’acqua ride (2020 e 2023), premio Latisana per il Nord-Est ex aequo, premio Biella Letteratura e Industria, e finalista al premio Campiello; Il Moro della cima, 2022, premio Mario Rigoni Stern e premio Monte Caio; Piero fa la Merica, 2023 – vincitore Premio Acqui Storia 56^ edizione e del Premio Manzoni per il romanzo storico.