Parole di luce in casa Robegan
Presso il Museo di Casa Robegan arriva "Parole di Luci. Segni, Versi e Visioni". La mostra/performance accoglie opere e versi di Laura Ambrosi, Marco Nereo Rotelli, Barbara Uccelli. Nelle tre sale del Museo Casa Robegan, e nello spazio esterno del giardino, verranno esposte opere dove la parola, il segno e la luce diventano protagonisti di un progetto di poesia come opera. Opera pubblica, ma anche parola pubblica, attraverso l’arte, dove il gioco creativo fra segno (di-segno), parola (poesia) e proiezioni luministiche (light art) definiscono un nuovo modello di percezione visiva in cui segno e significante coincidono e si sovrappongono.
Laura Ambrosi è un’artista che si esprime in diverse aree artistiche ma che predilige le installazioni luminescenti. Il fenomeno luminoso è luce che diviene oggetto artistico carico di espressività, di valenze, di significati, di evocazioni. Dal 1998 pone il suo fare artistico sull’incisione e termoformatura a mano di metacrilati con l’aggiunta di luci a neon. La sua creatività porta nei luoghi poesia e messaggi di sensibilità con opere che sembrano apparizioni delicate e luminescenti. La sua è una continua ricerca e una risposta emotiva verso un’idea di comunicazione, di relazione e condivisione tra etnie e generazioni differenti e una riflessione sull’attualità.
Marco Nereo Rotelli è nato a Venezia nel 1955, dove si è laureato in architettura nel 1982. Da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che Harald Szeemann ha definito come ‘un ampliamento del contesto artistico’. L’artista ha creato negli anni una interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma privilegiando la poesia che, con il tempo, è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Nel 2000 ha fondato il gruppo Art Project, oggi diretto da Elena Lombardi con Margherita Zambelli e Filippo Cavalli e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerosi interventi e progetti di installazione urbana. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a otto edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive.
Barbara Uccelli, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, inizia un percorso di formazione artistica specializzandosi nella regia teatrale e nella coreografia. Approda al mondo dell’arte dopo studi personali orientati alla contaminazione tra diverse forme di espressività. Inizia così una ricerca centrata non più sul mezzo espressivo ma sul risultato, i cui principali elementi di analisi sono la materia, il concetto e lo spazio. Pone la sua attenzione alla società e all’ambiente attraverso opere concettuali che siano di sostegno agli individui e all’environment, cercando un dialogo tra tradizione e innovazione tecnologica. Attraverso l’arte vuole stabilire una liaison tra individui e società, passato e nuovo, diritti e doveri. Sperimenta diverse pratiche artistiche (video, fotografia, scultura, scrittura), con particolare interesse per le installazioni e la performance. Attualmente vive a Milano.
Il tutto in un contesto musicale unico presso il Museo di Casa Robegan, grazie alla colonna sonora "Risveglio" composta dal maestro Stefano Mazzoleni: la composizione rappresenta il miracolo che è la vita. Assieme alla colonna sonora, anche la composizione "Marco Polo": un concerto per pianoforte e orchestra, composto da Gianni Ephrikian e Stefano Mazzoleni nel 2019. È un continuo dialogo tra il pianoforte e l’orchestra, con temi che variano dall'allegro al riflessivo sognante, ispirati dai numerosi viaggi di Stefano Mazzoleni nel mondo. La collaborazione con il carissimo amico Gianni è stata fondamentale per la creazione del brano, tant’è vero che ha vinto il Global Music Award a San Diego California in marzo 2019.
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