Dall’atomo di Lucrezio al bosone di Higgs
Riprende il 2 ottobre il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca dedicato a due grandi temi “Classico” e “Universo”, che saranno affrontati, nelle loro molteplici declinazioni, da personalità della cultura e della scienza. Il primo ospite del 2020 è il prof. Roberto Rossin, Docente di Fisica presso l’Università di Padova, che affronterà il tema: Dall’atomo di Lucrezio al Bosone di Higgs.
La rassegna, che sarà ospitata a Casa dei Carraresi, intende offrire a cadenza settimanale, ogni venerdì pomeriggio alle ore 18, un incontro aperto alla cittadinanza. Si tratta della seconda serie di incontri, dopo quella realizzata tra maggio e giugno scorso. Il progetto è sostenuto dalla società Carlo Alberto Srl.
Roberto Rossin, dopo aver conseguito la Laurea e il Dottorato in Fisica presso l'Università di Padova, è stato Ricercatore presso il Fermilab di Chicago per l'esperimento CDF dal 2002 al 2007 e dal 2007 al 2016 Ricercatore presso il CERN di Ginevra per l'esperimento CMS. E’ Professore associato nel Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei” dell’Università di Padova. Si occupa di fisica delle particelle elementari, in particolare di ricerche di particelle oltre il modello standard e dello sviluppo di nuovi rivelatori per l'esperimento CMS.
Abstract
Il concetto di particella elementare, come ente ultimo e indivisibile, costituente della materia, cattura l'interesse dell'uomo da più di 2000 anni. Dalla visione atomistica di Democrito alla formulazione del Modello Standard delle particelle molta strada e' stata percorsa nella nostra comprensione del mondo. Un lungo viaggio che nel 2012 ha portato alla scoperta del bosone di Higgs, ma che sappiamo non si può ancora considerare concluso.