Aspettando l’Adunata: Vigilia di Natale al Bosco delle Penne Mozze
Vigilia di Natale al Bosco delle Penne Mozze, in Valle di San Daniele a Cison di Valmarino. Il tradizionale appuntamento alpino in calendario sabato 24 dicembre alle ore 15.30, quest’anno si arricchisce di un risvolto importante, poiché rientra nel programma “Aspettando l’Adunata del Piave”, quale evento supportato dalle quattro Sezioni ANA di Vittorio Veneto (nel cui territorio rientra il Bosco), Valdobbiadene, Conegliano e Treviso. Il programma prevede una presentazione dell’incontro a cura del presidente del “Comitato Bosco delle Penne Mozze” Claudio Trampetti, i canti del coro Col di Lana diretto dalla maestra Sabrina Carraro, la suggestiva accensione del ceppo natalizio unita alla lettura di brani tratti dalle lettere dei soldati al fronte. Concluderà il pomeriggio una preghiera e la benedizione dello Spadino dell’allievo della Scuola Militare Teuliè di Milano Giacomo Lucheschi.
Inaugurato l'8 ottobre 1972, il Bosco delle Penne Mozze è situato in una posizione panoramica delle prealpi, raggiungibile superando l’abitato di Cison. Si tratta di un memoriale immerso nella natura, che si estende su un’area di oltre 16.000 mq di terreno, nato dall’idea del prof. Mario Altarui di “ricordare con un pianta ed una stele tutti i caduti alpini nati in provincia di Treviso”. Quel sogno si è trasformato in realtà grazie all’entusiasmo del Gruppo Alpini di Cison ed a quelli che insieme hanno investito tempo ed energie a costruirlo. La cerimonia si svolge in un terreno acquistato nel 1972 dal Comune di Cison di Valmarino e concesso in comodato d'uso al Gruppo Alpini di Cison grazie ad una convenzione; è stato volte più volte ampliato e ospita numerose piante, i sentieri dedicati alle Medaglie d’Oro Alpine Trevigiane, e 2403 stele in ricordo dei caduti ad opera del maestro Simon Benetton (recentemente scomparso).
Qui nel 1998, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Vittoria della grande Guerra, su iniziativa del prof. Gino Perin e della Sezione ANA di Vittorio Veneto, alcuni alpini si raccolsero la Vigilia di Natale per accendere il ceppo tradizionale, in segno di ricordo e vicinanza con quanti passarono i tristi giorni di Natale sui campi di battaglia. Era un piccolo gruppo di 18 alpini con il vessillo sezionale e 5 gagliardetti. Di anno in anno i partecipanti sono aumentati e quest’anno la cerimonia riveste un ruolo notevole poiché si colloca tra gli eventi preparatori alla 90a Adunata nazionale, l’Adunata del Piave, in calendario a Treviso dal 12 al 14 maggio 2017. “Dopo quasi vent’anni – spiegano gli organizzatori – quel momento di raccoglimento che pochi ritenevano potesse durare, si è trasformato in un importante e sentito appuntamento, segno della necessità di condivisione e di spiritualità”.