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Udine nega la cittadinanza onoraria a Maignan: «Gliela dia Treviso»

La proposta di Luigi Calesso, portavoce di Coalizione civica per Treviso: «Il consiglio comunale ha l'occasione di dare un segnale forte contro il razzismo negli stadi. Non ci vedo nulla di anomalo»

Il consiglio comunale di Udine ha respinto la proposta di concedere la cittadinanza onoraria della città al portiere del Milan, Mike Maignan, insultato in campo con epiteti razzisti da alcuni tifosi e che, uscendo dal campo, ha indotto l’arbitro e la giustizia sportiva a farsi carico della vergognosa situazione verificatasi. In consiglio comunale a Udine è mancata la maggioranza necessaria per il riconoscimento della cittadinanza a Maignan. Una decisone che ha sollevato un vero e proprio vespaio di polemiche, arrivando fino in provincia di Treviso dove Luigi Calesso, portavoce di "Coalizione Civica per Treviso", ha lanciato una proposta destinata a far molto discutere in città.

«Penso che a conferire la cittadinanza onoraria al portiere del Milan potrebbe essere il consiglio comunale di Treviso, anche perché il nostro territorio e i nostri stadi non sono certo esenti da episodi di razzismo, da quello che colpì il calciatore del Treviso Omolade nel 2001 fino a quello dello scorso novembre dell’atleta Under 15 del Fossalunga, a sua volta vittima di insulti razzisti - ricorda Calesso -. In entrambi i casi i compagni di squadra sono scesi in campo alla partita successiva con il volto dipinto di nero, dimostrando che la loro contrarietà al razzismo era più importante anche del compiacere i tifosi. Ora può fare la sua parte anche il consiglio comunale di Treviso, concedendo quella cittadinanza onoraria che è stata rifiutata a Udine. Non ci vedo nulla di anomalo nell’insignirne un atleta che con il suo atteggiamento ha denunciato un malcostume presente in molti stadi italiani e lo ha proiettato sulla scena nazionale. Mi sembra un benemerito di tutto il Paese, Treviso compresa».

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