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Passeggiate della sicurezza: Forza Nuova controlla il centro di Oderzo

Nel frattempo il collettivo di Lotta Studentesca ha voluto dire la propria in merito alla manifestazione contro i gender avvenuta a Treviso

ODERZO Nella notte tra martedì e mercoledì un gruppo di militanti trevigiani di Forza Nuova ha deciso di svolgere le ormai note “passeggiate della sicurezza” lungo le strade della città di Oderzo. "Gli episodi di violenza nella Marca sono sempre di più e noi non possiamo tollerare l'immobilita delle istituzioni: se il sistema non tutela i cittadini saranno i militanti forzanovisti a farlo" hanno dichiarato i responsabili del movimento dell'estrema destra locale.

E' inoltre da segnalare che il collettivo di Lotta Studentesca, da sempre vicino a Forza Nuova, ha poi voluto dire la propria in merito a quanto avvenuto nei giorni scorsi a Treviso quando il centro città è stato bloccato prima da una loro manifestazione contro la "teoria gender" e poi da una contro-manifestazione mirata dei centri sociali del Triveneto.

Il comunicato di Lotta Studentesca

"Lotta Studentesca Treviso, nella giornata di martedì, è scesa in piazza per portare una ventata di fresco idealismo per le vie di Treviso, per mostrare a una città intera che una parte di giovani non brancola nel lassismo e che anche nell'epoca dell'imperativo relativista si può vivere facendo ardere la fiamma della propria convinzione intellettuale. Circa 200 i ragazzi che hanno ordinatamente svolto il corteo per le strade del centro protestando a gran voce contro la disoccupazione giovanile ormai salita al 40% e per le imbarazzanti condizioni in cui riversano gli edifici scolastici della Marca. Inoltre abbiamo manifestato contro l'ideologia gender, quella teoria portata avanti da eserciti di pedofili travestiti da educatori sessuali che vuole cancellare le naturali differenza tra il sesso maschile e femminile, negli asili e nelle scuole di tutta Italia, giocando con l'innocenza delle menti ancora plasmabili e quindi indottrinabili. Non abbiamo di certo manifestato per omofobia o razzismo, come millantato da alcune sigle, ma per la convinzione che alcune folli teorie non debbano passare nelle scuole e che materie così delicate abbiano risvolti esiziali nella sfera intima di persone troppo giovani e immature, non preparate a comprendere la delicatezza che specifiche scelte di autodeterminazione possano comportare. Questi sono i punti focali della nostra protesta giovanile come riportato dal responsabile provinciale di Lotta Studentesca Giuseppe Guarnieri. Biasimevole la messinscena invece della "Treviso Antifascista" che di trevigiano contava sparuti elementi mentre constava di una nutrita schiera di individui di 30/40 anni rigurgitati da tutti i centri sociali del Triveneto, a cui consigliamo l'uso di un abaco per tenere conto delle presenze giacché leggendo di partecipazioni così inveritiere, se non della loro intelligenza viene almeno da dubitare della loro buonafede. Chiamare al raduno in nome del Fascismo, idea morta da decenni ricorda il voler combattere contro fanstasmi che nessuno nella giornata di oggi ha voluto e vorrà in futuro evocare, vacua e scarna la loro motivazione non può che essere riflesso della loro esistenza".

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