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Fratelli d'Italia: «Le manifestazioni di Rom e Sinti sono una farsa tragicomica»

I militanti del gruppo politico trevigiano hanno voluto commentare la nuova manifestazione annunciata dai nomadi per sabato 23 marzo in centro a Treviso. La polemica continua

Rom, Sinti e Caminanti, il prossimo 23 marzo, saranno di nuovo in piazza contro il sindaco Mario Conte per liberare Treviso dal razzismo e dal fascismo. Per questa nuova protesta hanno organizzato un corteo chiedendo all'Anpi di schierarsi dalla loro parte.

Una notizia che ha lasciato molto perplessi i militanti trevigiani di Fratelli d'Italia che hanno voluto commentare la nuova manifestazione in programma questo sabato con queste parole: «Ci mancava solo questa - dicono nel loro intervento - Rom, sinti e caminanti protestano perché non vogliono sanare abusi edilizi effettuati, a loro dire, sui terreni di loro proprietà, infatti nei Comuni di Trevignano e Vedelago è in atto la concreta possibilità di sgomberi coatti di intere famiglie, da terreni agricoli, sui quali sono state collocate case mobili e unità abitative considerate in abuso edilizio. Addirittura Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’associazione Nazione Rom, ha detto: “Ci stanno deportando levandoci i terreni, sospendete i provvedimenti”. Noi di Fratelli d’Italia - scrivono i militanti trevigiani - non capiamo perché se un italiano commette un abuso deve pagarne tutte le conseguenze, mentre se l’abuso è commesso da un italiano di etnia rom o sinti si debba parlare di deportazione, diritti negati o addirittura di razzismo. Dalla deportazione, poi subito si passa a far leva sull’inclusione (che parola strana, noi preferiremmo integrazione) e dichiarano che dal 2014 l’associazione chiede ai prefetti di organizzare un tavolo di inclusione a livello regionale, ma non è ancora stata accolta dalle autorità.

Parlano di diritti e di inclusione? Proprio loro? Allora vorremmo ricordare - scrive Fratelli d'Italia - che oltre ai diritti ci sono anche doveri, e che dire di alcune clamorose dichiarazioni documentate che hanno rilasciato i rom di Treviso nel 2015: “Se vi truffiamo è perché siete stupidi”, servizio messo in onda dalle Iene nella serata del 7 maggio 2015 da un campo rom di Treviso, oppure dei vari servizi registrati a Venezia nei quali ragazze a loro appartenenti dichiarano senza vergogna di essere ladre? Ma la cosa ancora piú clamorosa e che il 7 marzo, mentre protestavano in piazza, una di loro rubava in un supermercato. E questo sarebbe il loro concetto di integrazione? Fratelli d’Italia chiede che i rom e i sinti, rispettino la legge come il resto degli italiani. Pretendiamo - concludono i militanti - che chi non ha i requisiti non debba più sostare nel nostro territorio, e pretendiamo anche che vengano fatti più controlli, non solo per verificare ogni forma di abusivismo, ma anche per tracciare l’origine dei soldi con i quali hanno acquistato e continuano ad acquistare beni mobili o immobili.  Un pò di coerenza sarebbe d'uopo invece di essere clamorosamente tragicomici». 

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