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Asili paritari, anche d’estate ancora di salvezza per le famiglie. Fism Treviso: i Comuni ci sostengano

La gran parte delle scuole gestiscono i centri estivi autonomamente, solo un 15% affida la gestione a soggetti esterni, per lo più cooperative. I numeri dell’estate 2023: 5.190 bambini iscritti, di cui 76 con disabilità certificata, affidati alla custodia di 672 operatori

Non assicurano solo un servizio fondamentale per le famiglie durante i dieci mesi dell’anno scolastico, sopperendo allo Stato. Le scuole dell’infanzia paritarie trevigiane accolgono migliaia di bambini (5.190 per l’esattezza) anche durante i mesi di luglio e agosto, garantendo ai genitori, alle prese con l’attività lavorativa, un’ancora di salvezza. Spesso senza ricevere alcun contributo pubblico, precisano dalla Fism di Treviso. 

L’esperienza dei centri estivi, ancora in corso fino alla prima settimana di agosto, è resa possibile dal personale, dipendenti e volontari, di ben 118 scuole che hanno risposto al questionario promosso dalla Federazione presieduta da Simonetta Rubinato. «Il monitoraggio – precisa la presidente – ci ha fornito molti dati utili sulla ricchezza e qualità dell’offerta ricreativa che le nostre Strutture sanno offrire anche d’estate. I centri estivi infatti non sono semplicemente dei parcheggi per le famiglie che hanno il problema di trovare un luogo dove lasciare il proprio figlio, sono un’esperienza arricchente fatta di laboratori, giochi, escursioni, attività motoria».

La gran parte delle scuole gestiscono i centri estivi autonomamente, solo un 15% affida la gestione a soggetti esterni, per lo più cooperative. I numeri dell’estate 2023 ci parlano di almeno 5.190 bambini iscritti, di cui 76 con disabilità certificata, affidati alla custodia di 672 operatori. Oltre ad accogliere i bambini che vanno dai 3 ai 6 anni, molte scuole (il 20%) aprono le porte anche ai bambini dai 6 agli 11 anni e alcune (10%) ai bimbi più piccoli, dai 12 ai 36 mesi. La maggior parte dei centri estivi si svolgono nel mese di luglio, in alcuni casi l’attività si protrae fino alla prima settimana di agosto. A parte qualche eccezione, l’attività si svolge dal lunedì al venerdì per l’intera giornata. Per quanto riguarda i costi, si va da un minimo di 20 euro ad un massimo di 170 euro settimanali, a seconda delle attività proposte (il costo medio settimanale si aggira sugli 80 euro). 

Le attività proposte sono davvero variegate e in grado di soddisfare tutte le esigenze. Non manca l’uscita in piscina o nel parco comunale, ma anche i giochi sull’acqua, la visita alla caserma dei vigili del fuoco, il laboratorio di creta o del riciclo, quello sull’arte circense o sulla pittura. C’è spazio per la musica, il teatro e lo sport, compreso lo yoga, ma anche la pet therapy e l’inglese.

«Il personale coinvolto nei centri estivi – fa presente Simonetta Rubinato - è in gran parte lo stesso che segue i bambini durante l'anno scolastico: la presenza di educatori ed insegnanti, oltre al personale ausiliario, è certamente un plusvalore importante. L’auspicio è che le Amministrazioni comunali intensifichino la collaborazione con le scuole FISM attingendo ai contributi statali per favorire l’accesso delle famiglie a questi servizi».


 

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