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E sono cento per nonna Domenica! Festa alla casa di soggiorno Prealpina di Cavaso

La guerra l’ha separata dall’amore, il suo Lorenzo, che per anni è scomparso senza lasciare notizie, fino a quella cartolina postale ricevuta nel 1943 con cui il suo amato è riuscito a farle sapere che era vivo ma imprigionato in Germania

È il quartiere Fellette a Romano d’Ezzelino a dare i natali a Domenica Battocchio in un giorno di fine inverno del 1923. Nasce da mamma Giuseppina e papà Vittorio, primogenita di ben sei figli. Da sorella maggiore, Domenica si è sempre data da fare, anche a causa delle ristrettezze economiche dell’epoca: ha frequentato la scuola fino alla seconda elementare e ha lavorato nei campi, crescendo con un carattere forte e intraprendente. La guerra l’ha separata dall’amore, il suo Lorenzo, che per anni è scomparso senza lasciare notizie, fino a quella cartolina postale ricevuta nel 1943 con cui il suo amato è riuscito a farle sapere che era vivo ma imprigionato in Germania. La speranza della giovane si è quindi riaccesa e la signora Domenica ha atteso paziente la fine della guerra e il ritorno di Lorenzo, guardando ogni giorno il cappello che le aveva lasciato come pegno d’amore nel capitello fuori casa proprio prima di partire. E da quella guerra Lorenzo è ritornato sano e salvo, così da iniziare una nuova vita e creare una famiglia insieme all’amata Domenica. Una vita di sacrifici e rinunce, ma anche di grandi gioie come la nascita dei loro bambini e poi dei nipoti e poi ancora dei pronipoti, per i quali lei è sempre stata - ed è tuttora - un punto di riferimento e maestra di sani princìpi: “guai a non ascoltarla!”, dicono di lei.

Con forza d’animo si è sempre spesa per la famiglia tra la legna da tagliare, l’orto a cui badare e la cucina; con abnegazione ha accudito gli anziani suoceri e nel 1989 ha dovuto affrontare la perdita dell’amato marito, ma una grandissima fede l’ha sempre supportata: la si poteva sempre vedere in prima fila in chiesa e anche oggi ha l’immancabile rosario a portata della sua mano.

«Siamo felici di essere al fianco della signora Domenica in questo importante giorno, coronamento di una lunga vita caratterizzata da sacrifici ma anche da gioie e soddisfazioni” dichiara l'Amministratore Delegato del Gruppo Prealpina, Giuseppe Franceschetto. “Tutti noi - dirigenza e collaboratori - non possiamo che augurarle di cuore buon compleanno e di continuare una gioiosa e serena permanenza alla Casa di Soggiorno Prealpina».

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