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Insulti e spintoni ad un medico in pronto soccorso, scatta una multa da mille euro

L'episodio qualche giorno fa al Santa Maria dei Battuti di Conegliano con l'agente del posto di polizia intervenuto per identificare un ghanese di 25 anni che aveva accompagnato la sorella che aveva riportato una lieve lesione ad un dente a causa di un incidente domestico

Ha scatenato il caos all'interno del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria dei Battuti di Conegliano, con insulti e spintoni ad un medico: per questo suo comportamento incivile è stato multato di circa mille euro in base ad un'apposita legge che per la prima volta è stata applicata nella Marca. Si tratta della legge numero 113 del 2020 che è stata istituita proprio per rafforzare la tutela della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie. Ad essere sanzionato è stato un cittadino ghanese di 25 anni, residente a Conegliano e senza nessun precedente penale alle spalle. L'episodio è stato denunciato da un medico agli agenti del posto di polizia dell'ospedale, presidio reintrodotto da qualche anno proprio a causa dei frequenti episodi di aggressione ai danni di infermieri e medici. Lo straniero, qualche giorno fa, aveva accompagnato la sorella presso il pronto soccorso: la donna aveva riportato una lesione ad un dente a causa di un incidente domestico e il giovane spazientito, ha perso la pazienza, dando in escandescenze. Il 25enne ha prima insultato il medico, arrivando poi a spintonarlo; poi in preda all'ira ha scardinato anche una porta scorrevole, fortunatamente subito riparata. Per queste sue intemperanze gli agenti del Commissariato di Conegliano, coordinati dal dirigente Vincenzo Zonno, hanno inflitto al giovane la multa prevista dalla legge, uno strumento già utilizzato in altre province del Veneto, soprattutto nel veronese.

Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato sono intervenuti anche all'hotel Parè per arrestare un 29enne di origini albanesi ma residente nel pordenonese. Lo straniero è stato accompagnato in cella per scontare un mese di reclusione per appropriazione indebita: lo straniero, nel 2015, aveva trafugato una collanina alla sua ex fidanzata, mentre questa era impegnata in un tatuaggio, e si era rivenduto il gioiello per monetizzarlo.

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