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Ristoratori contro il Green Pass: «Non siamo controllori»

Venerdì 30 luglio Veneto Imprese Unite e Tutela Nazionale Imprese presenteranno un emendamento di modifica al decreto Green Pass organizzando un flashmob sui social per rafforzare la loro proposta

Venerdì 30 luglio la presentazione dell’emendamento di modifica del decreto Green Pass sarà accompagnata in tutta Italia da un flashmob sui social sostenuto da Veneto Imprese Unite con Tutela Nazionale Imprese.

«Siamo ristoratori, non controllori. Non vogliamo esserlo - spiega Raffale Madeo, portavoce di Tni Italia - Sacrifici ne abbiamo fatti tanti dallo scoppio della pandemia. Noi siamo l’accoglienza, non vogliamo respingere i clienti. Siamo pronti a fare la nostra parte, come  abbiamo fatto fin dall’inizio, sensibilizzando le persone e informandole sul fatto che nei ristoranti, secondo quanto prevede il decreto, ci si potrà sedere al tavolo al chiuso solo se muniti di Green pass. Lo faremoaffiggendo cartelli all’ingresso dei ristoranti, inviando email ai clienti, pubblicando le novità previste dal 6 agosto sui canali social di Tni Italia. Non siamo però disponibili ad un’operazione di controllo. Quella la fanno le forze dell’ordine, i vigili, i controllori sui treni. Noi vogliamo fare solo il nostro mestiere».

«Dopo l’incontro avuto a inizio settimana con il direttivo di Tutela Nazionale Imprese Italia, abbiamo deciso di proseguire insieme il percorso di protesta contro un Governo che ha scaricato nuovamente le responsabilità di nuove limitazioni e dei relativi controlli sui ristoratori. Siamo consapevoli - continua Andrea Penzo Aiello, presidente di Veneto Imprese Unite - che questo strumento può rappresentare un punto di ripartenza per diversi comparti, dai grandi eventi ai meeting al turismo. Il fatto però che non sia stato contemplato per la riapertura delle discoteche rafforza la nostra sensazione di un provvedimento preso per fare un vero e proprio ricatto per accelerare le vaccinazioni sulle spalle dei ristoratori. E a queste condizioni non possiamo accettare di essere anche i controllori preposti. Imponendoci il controllo del Green pass dal 6 agosto offriremo il fianco a critiche da parte di clienti contrari al provvedimento, recensioni negative, lungaggini in fase di controllo che rallenterebbero il servizio in un periodo in cui tutti lavoriamo a staff ridotto, oltre a rischiare di perdere tavolate intere a causa di un cliente che non può o non vuole esibire il documento, con una inesorabile perdita di fatturato. Per questo motivo abbiamo scelto di muoverci istituzionalmente, forti dell’appoggio del sindacato dell’ho.re.ca. TNI Italia,  per presentare domani una proposta di emendamento di modifica del decreto Green Pass a tutte le forze politiche che ci tolga l’obbligo di controllare il green pass ai nostri clienti».

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