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No a sprechi inutili, ecco cosa prevede l'ordinanza: «La crisi idrica è un problema reale»

Il sindaco di Maserada sul Piave, Lamberto Marini, spiega le principali limitazioni adottate: no alle piscine, al lavaggio dell'auto o lavaggio esterni. Consentita l'irrigazione dell'orto, ridurre al minimo l'utilizzo dell'acqua dalle falde

Che limitazioni prevede l'ordinanza anti-siccità adottata da sei Comuni dell'hinterland di Treviso? «Abbiamo cercato di fare un'ordinanza che per certi versi era molto simile a quella emessa l'anno scorso» ha spiegato in mattinata il sindaco di Maserada sul Piave, Lamberto Marini «l'ordinanza si può dividere in due parti: la prima è un invito sostanzialmentea cercare di consumare meno acqua possibile perchè la crisi idrica è un problema reale, non è un'invenzione di qualcuno, quest'aanno abbiamo visto che è arrivata anche prima rispetto all'anno scorso, siamo ad aprile e ce ne stiamo occupando già, l'anno scorso ne abbiamo iniziato a parlarne tra giugno e luglio. Nei nostri Comuni c'è già qualcuno che ha avuto difficoltà, chi ha ancora i pozzi è rimasto senz'acqua, le falde si stanno prosciugando ed il problema è reale». Tra le limitazioni c'è il divieto di lavare le auto a domicilio, pulire aree esterne, riempire piscine (se non molto piccole). Consentito annaffiare piccoli orti e l'utilizzo da parte delle attività produttive, aziende agricole e non solo. «La seconda parte è quella dei divieti e si è cercato di evitare che ci siano sprechi inutili: una volta eravamo abituati a lavare l'auto in cortile e riempire le piscine, chi ha la fortuna di averla a casa»: chiude il sindaco di Maserada sul Piave «lasciamo quel minimo di irrigazione per mantenere il ciclo vitale».

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