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Adriano Panatta inaugura il suo Racquet Club: «Emozionato e felice»

Lunedì 18 ottobre il taglio del nastro del nuovo centro sportivo: sei campi da tennis, sei da padel, due palestre e un centro benessere con bar, ristorante e piscina. Tra i presenti anche Marco Tardelli

«Un circolo deve fare il circolo, niente di più, ma da sempre è un luogo con una grande missione da svolgere. Deve dare modo di incontrarsi e mettere tutti a proprio agio». Adriano Panatta presenta con queste parole il suo nuovo Racquet Club, un’area di oltre due ettari situata nel centro di Treviso e inaugurata lunedì 18 ottobre a tempo di record dall'annuncio di inizio lavori. Tantissimi gli ospiti presenti, tra di loro anche Marco Tardelli, ex calciatore Campione del Mondo ai Mondiali di Spagna '82.

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Un progetto davvero importante per la città e per tutto il territorio trevigiano, focalizzato su un’offerta ben precisa: essere il luogo ideale dove trascorrere il proprio tempo libero, praticando sport, stando all’aria aperta in un’oasi di pace e tranquillità, prendersi cura di sé stessi e del proprio corpo. Un’idea che Panatta ha condiviso sin da subito con gli amici Philippe Donnet e Marco Bonamigo, presentando all’amministrazione comunale una proposta di grande impatto. Oggi tutto questo è diventato realtà: sei campi da tennis coperti d’inverno e scoperti d’estate, sei campi coperti da padel, due palestre, una wellness spa, club house con bar, ristorante e piscina, e tanti spazi di incontro e di socializzazione per grandi e piccoli.

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Lo sport rappresenta certamente un tratto distintivo del nuovo complesso, saranno tanti i corsi e gli eventi destinati agli appassionati della racchetta, ma grazie all’idea innovativa di Adriano Panatta cambia un po’ il concetto tradizionale di circolo, da sempre considerato un luogo elitario e costoso. Sarà al contrario una struttura aperta con offerte e servizi di alto livello per tutti. Un modo per tornare a riappropriarsi della propria vita lasciando a casa l’orologio. «Sono emozionato e felice per quanto siamo riusciti a realizzare - racconta Adriano Panatta - dopo lo tsunami pandemico ciascuno di noi in modi diversi ha mutato il proprio stile di vita, sul lavoro come in famiglia. Attraverso questo progetto le persone potranno in totale sicurezza ritrovarsi, curare il proprio fisico praticando sport, prendersi del tempo per il proprio benessere, socializzare e scoprire l’offerta enogastronomica trevigiana. E’ semplicemente un luogo comodo ed elegante, dove stare bene con sé stessi e con gli altri. E’ anche il mio modo per dire grazie a tutta la comunità trevigiana per avermi fatto sentire a casa in tutti questi anni. Mi considero a tutti gli effetti un trevigiano de Roma o un romano de Treviso».

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