Sale operatorie, l'Ulss 2 ai sindacati: «I nostri dipendenti pensano prima ai pazienti»

«L'apertura della Cittadella della Salute porterà a Treviso un modo totalmente nuovo di intendere il lavoro nelle sale operatorie. Oggi è ancora in auge una impostazione del lavoro chirurgico tipica degli Anni '70, alla Cittadella sarà adottato un approccio molto più moderno e avanzato».

Così Francesco Benazzi, direttore generale dell'Ulss 2, ha aperto il punto stampa per rispondere alle accuse mosse dai sindacati e dal personale delle sale operatorie riunitosi venerdì 20 ottobre all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. «I lavoratori - prosegue Benazzi - ci hanno chiesto di poter essere formati prima di entrare a lavorare nei nuovi reparti chirurgici della Cittadella. Con il dottor Coppe e Simeoni, coordinati dal direttore Zanatta, abbiamo già in programma un percorso di formazione per i nostri dipendenti che possono quindi stare tranquilli a riguardo». Altra questione sollevata dalle sigle sindacali riguardava poi la questione degli infermieri utilizzati a tutto tondo in sala operatoria. «Non è così - puntualizza Benazzi -. Alla Cittadella suddivideremo gli infermieri in aree omogenee, cioè i primi a entrare saranno i reparti di Chirurgia e Senologia che stanno seguendo in questi giorni i corsi di formazione. Questa sarà la prima area omogenea ad entrare. Tutti gli altri lavoratori non ancora formati non saranno impiegati in questi reparti. La formazione riguarderà soprattutto le nuove tecnologie» precisa il direttore generale.

Alla Cittadella della Salute sarà creato un nuovo gruppo di infermieri dedicato esclusivamente al trasporto pazienti per tenerli all'interno dei reparti. In arrivo anche le assunzioni di 4 nuovi infermieri a tempo indeterminato e altri 18 infermieri a tempo determinato. Da novembre si potranno chiamare anche i nuovi infermieri laureati. Altro tema sollevato dai sindacati è quello degli ascensori per il trasporto pazienti (pochi secondo il parere dei sindacati): «i tre che ci saranno alla Cittadella potranno essere usati solo dai pazienti e non da tutti i visitatori come succede ora al Ca' Foncello» conclude Benazzi.