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Inclusione nei negozi di vicinato: ecco il progetto "Buoni vicini"

L'iniziativa è stata lanciata a Salvatronda di Castelfranco Veneto dai quattro soci di una storica attività, Stefania Baldin, Antonino Cammareri, Matteo Guidolin e Daniele Manente che è stato l'ideatore «Questo punta a diventare un progetto pilota per andare ad aprire degli altri punti vendita con le stesse caratteristiche»

Da marzo 2022 a Salvatronda di Castelfranco Veneto, è possibile fare la spesa in un posto speciale: un negozio di paese, il negozio del paese, che dopo quasi 50 anni di gestione della famiglia Parisotto si rinnova e diventa anche un progetto sociale per mano di alcuni imprenditori del paese stesso.

Gli ingredienti sono semplici: uno storico negozio di vicinato a conduzione familiare, un insieme di collaboratori che supera le differenze, prodotti di qualità, servizi che rimettono al centro le persone e la volontà dei quattro soci, Stefania Baldin, Antonino Cammareri, Matteo Guidolin e Daniele Manente, di dimostrare che la disabilità può creare valore economico e che nello svolgimento delle attività di tutti i giorni si può agevolare l'inclusione sociale.

Un’idea che si concretizza con l’aiuto del Servizio Inclusione Lavorativa dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, grazie al quale vengono elaborati dei progetti personalizzati per accogliere e coinvolgere  le persone disabili, che lavoreranno presso il punto vendita di Salvatronda: il progetto ha preso il via lo scorso 1° agosto. Abbinare l’inclusione sociale alla presenza fondamentale dei negozi di vicinato è la vera sfida, e come dice l’ideatore di Buoni Vicini, Daniele Manente «questo punta a diventare un progetto pilota per andare ad aprire degli altri punti vendita con le stesse caratteristiche».

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Con la pandemia i clienti hanno riscoperto l’importanza del negozio sotto casa, non solo come luogo dove acquistare i prodotti che servono per la vita quotidiana, ma anche come luogo per coltivare relazioni, per costruire il tessuto sociale della comunità in cui vivono, dove poter chiedere aiuto in caso di difficoltà: rapporti e relazioni che vanno ben al di là del semplice rapporto commerciale che può dare la grande distribuzione, ma un luogo «dove poter trovare un sorriso, delle persone amiche e magari scambiare due parole» afferma Stefania Baldin, coordinatrice della scuola dell’infanzia parrocchiale di Salvatronda e presidente dei Buoni Vicini Srl – Società Benefit, «poter fare veramente la spesa nel cuore del paese» aggiunge il socio Matteo lanciando il motto di “Buoni Vicini”.

Il rinnovamento, passa anche dal nome: Buoni Vicini. Buoni Vicini è stato scelto per il suo significato immediato, chiaro e comprensibile a tutti. Anche visivamente Buoni Vicini si accompagnerà a un’identità grafica costruita coralmente: tutti sono invitati a partecipare. Ognuno potrà scrivere le due parole su una cartolina, consegnarla al personale del negozio e contribuire così alla costruzione del logo perché è proprio nella diversità che Buoni Vicini trae il suo valore.

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