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Salta il volo per Catania, scatta la rivolta dei passeggeri al Canova

Il presidente di Aertre, Marco Pinzi, ha chiarito: «L'assistenza ai passeggeri in queste situazioni è compito della compagnia aerea». Sul caso dell'aereo volato a bassa quota su Treviso: una scelta di un pilota russo

Duecento passeggeri di un volo Ryanair tenuti in "ostaggio" domenica sera senza sapere se avrebbero potuto imbarcarsi sul loro volo, atterrato però a Venezia in tarda serata perchè il "Canova" era già chiuso. E finiti con una sola notte di "hospitality" in un albergo mentre il volo successivo per la Sicilia, ovvero Catania, sarà il 3 agosto. Per sedare gli animi, oltre agli agenti della Polaria, sono dovute intervenire due pattuglie delle volanti. E si è sfiorata la rissa perchè alla biglietteria sarebbe state date informazioni solo sull’hotel dove passare la notte, come ha spiegato uno dei passeggeri, tra cui anziani, bambini e una coppia di disabili.

«L'assistenza ai passeggeri in queste situazioni è compito della compagnia aerea -ha spiegato il presidente di Aertre, Marco Pinzi- purtroppo il disagio è stato reso ancora maggiore dal fatto che tutto si è svolto a tarda sera, quando lo scalo era oramai chiuso. Siamo dispiaciuti per quello che è successo, che però non è dipeso da disservizi della società di gestione ma a un ritardo dovuto a condizioni dello scalo etneo da cui il mezzo proveniva».

Un episodio che il numero uno della società di gestione ha affrontato insieme all'altra caso: quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica quando un charter ha sorvolato la città ad una quota apparsa molto bassa, attirando l'attenzione a causa del rumore dei motori e soprattutto della sagoma incombente sugli edifici del centro storico. E' stato appurato che si trattava di un velivolo non in fase di decollo ma di atterraggio che avrebbe scelto il corridoio di discesa sopra il capoluogo invece di quello tradizionale, ossia la traiettoria di atterraggio dalla parte di Quinto. «Abbiamo già verificato che in effetti sono state rispettate le procedure di sicurezza -ha spiegato Pinzi- accertando che si è svolto tutto in maniera regolare sia per quanto riguarda l'altezza a cui si trovava il velivolo che la situazione nella pista. In effetti il corridoio sopra Treviso dovrebbe essere utilizzato, sia in fase di partenza che di arrivo, solo quando sussistono determinate condizioni meteorologiche che fanno preferire quella direttrice».

Partito da Mosca il volo charter era giunto in perfetto orario in vista del "Canova". Sopra la zona, nelle ore precedenti, si erano abbattute piogge anche di forte intensità ma quando è avvenuto il sorvolo di Treviso, intorno alle 19 di domenica, il tempo almeno al suolo era buono. Resta da chiarire se quella manovra sia stata, come pare possa essere successo, dettata da una scelta autonoma del pilota russo che avrebbe informato i controllori di preferire la discesa dalla parte opposta della consueta rotta di atterraggio forse a causa della presenza di forte vento in quota. O se quella soluzione sia stata suggerita invece dalla stessa torre di controllo.

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