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Non pagava i contributi agli operai, imprenditore edile nei guai

L'attività di un cittadino kossovaro, con sede a Treviso, è finita al centro di un'indagine condotta dalla squadra mobile e dall'ufficio immigrazione della Questura di Udine

Si sarebbe prestato a sottoscrivere dei finti contratti di lavoro a favore di stranieri per agevolarne il rinnovo del permesso di soggiorno, senza versare i contributi previdenziali. C'è anche un'azienda edile trevigiana, di proprietà di un cittadino kossovaro, tra quelle finite nel mirino di un'indagine condotta negli squadra mobile e dall’ufficio immigrazione della Questura di Udine.

L'indagine è partita da una richiesta di rinnovo del proprio permesso di soggiorno presentata presso la Questura di Udine da parte di un cittadino kosovaro. Dall'analisi dei documenti sono emerse delle irregolarità da parte della ditta edile trevigiana, gestita da un cittadino kosovaro. Risultava infatti che il titolare dell'impresa aveva assunto sei connazionali, non risultando essere stati versati i contributi previdenziali ed assicurativi  dovuti. A seguito della segnalazione della Questura di Udine, l’ufficio ispettivo dell’Inps di Treviso ha disposto il disconoscimento dei rapporti di lavoro apparentemente sottoscritti dall’azienda. Sono state riscontrate una serie di violazioni, pari ad alcune decine di migliaia di euro. Si è provveduto a segnalare alle Questure competenti i lavoratori interessati dagli accertamenti per verificare se abbiano utilizzare i contratti di lavoro concessi dall'imprenditore per rinnovare il soggiorno.

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