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Niente classi prime alle Collodi e Pascoli, lettera per le istituzioni: «Guardate al futuro»

I messaggi scritti da genitori e insegnanti delle due scuole elementari di Treviso. «Grande preoccupazione per il prossimo anno scolastico, Treviso rischia di perdere due istituzioni di quartiere. Bisogna fare il possibile perché ciò non avvenga»

C'è grande apprensione per l'inizio del prossimo anno scolastico a Treviso: i numeri parlano di un crollo importante delle iscrizioni alle classi prime, legato all'emergenza natalità. Un fenomeno analizzato nei giorni scorsi dalla dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Barbara Sardella che aveva parlato di possibili accorpamenti di plessi a Treviso nei casi in cui mancassero abbastanza alunni per formare le classi prime. Una situazione in cui, purtroppo, si trovano le scuole elementari Collodi e Pascoli del capoluogo. 

I primi a mobilitarsi, nei giorni scorsi, erano stati famiglie e personale scolastico della scuola elementare Pascoli, con una lettera indirizzata al sindaco Conte e agli assessori Manera e Sernagiotto: «Abbiamo appreso con grande preoccupazione del mancato raggiungimento del numero minimo di alunni per la formazione della classe prima del prossimo anno scolastico e della possibile chiusura del plesso per mancanza di iscritti. La scuola Pascoli è un'istituzione di valore incalcolabile per il quartiere di Santa Maria del Rovere e la sua chiusura sarebbe una perdita irreparabile. Vi chiediamo di esplorare tutte le possibilità per far partire comunque la classe sfruttando tutte le deroghe previste, se necessario. Molti bambini della futura classe prima hanno già fratelli e sorelle nelle classi della Pascoli. Se fossero spostati un'altra sede per le famiglie sarebbe un disagio enorme. Inoltre, una parte del plesso è occupato dalla scuola dell'infanzia che l'anno prossimo rimarrà aperta quindi chiudere le aule della Pascoli sarebbe un danno anche in termini di consumi e spreco di spazi. A lungo termine chiediamo che la scuola sia inserita nel progetto di riqualificazione di Santa Maria del Rovere, rendendola più attrattiva anche per le famiglie che vivono non solo nelle immediate vicinanze dell'edificio scolastico. Siamo disponibili a contribuire attivamente per trovare insieme le migliori soluzioni possibili».

Nelle scorse ore si sono uniti all'appello anche genitori e insegnanti della scuola primaria Collodi, premiata al Quirinale per il concorso “10 febbraio” in occasione della Giornata del Ricordo e la cui eccellenza era stata sottolineata dal sindaco Conte durante l’ultimo consiglio comunale. «In questi giorni la nostra scuola, come altre a Treviso, sta affrontando il problema della formazione della classe prima per l’anno scolastico 2024-‘25 - si legge nella lettera -. Da sempre la Collodi ha rappresentato un punto fermo per la costruzione di una comunità accogliente, attenta alla formazione culturale e all’inclusione delle famiglie del quartiere di San Liberale. Questa realtà scolastica infatti, ha sempre fornito, negli anni, strumenti validi in termini di conoscenza e relazione all’interno del quartiere e ne sono testimonianza le tante attività che hanno permesso alle famiglie di vivere esperienze che le hanno aiutate a diventare protagoniste del percorso formativo e culturale di questa ricca realtà del nostro territorio. La scuola Collodi è stata luogo di incontro, di scambio per condividere problemi del territorio, trovare insieme soluzioni e sfruttare le potenzialità e la ricchezza umana e culturale della comunità che si muove intorno ad essa. Chiediamo quindi, il massimo impegno da parte delle istituzioni, per consentire la formazione della futura classe prima a tutela di famiglie e bambini. Alcune delle famiglie che hanno iscritto i bambini alla classe prima, hanno altri figli che frequentano le classi dello stesso plesso: si tratta di genitori che si muovono a piedi e che si troverebbero in grande difficoltà ad accompagnare i bambini in sedi scolastiche differenti. Questa situazione obbligherebbe le famiglie a ritirare anche gli altri figli dalla Collodi, sradicandoli dal loro gruppo classe e dal territorio nel quale stanno crescendo serenamente e in cui intessono relazioni quotidiane. Le famiglie che frequentano questa scuola hanno sempre trovato un metodo di insegnamento adatto alle necessità della multiculturalità e questa Comunità Educante verrebbe a perdere risorse importanti che in questi anni hanno contribuito alla ricchezza dell’offerta formativa di tutto l’Istituto Comprensivo “Coletti”. Inoltre, è importante considerare che il nostro quartiere di San Liberale è uno dei pochi di Treviso dove ancora il costo degli affitti è rimasto sostenibile per le famiglie e dunque, in prospettiva futura, si può affermare con sicurezza che nel tempo continuerà ad essere un quartiere popoloso, a patto che le famiglie trovino nel territorio le agenzie educative necessarie per la crescita dei propri figli, la scuola in primis. Alla luce di tutte queste ragioni, speriamo che ci sia lungimiranza da parte delle Istituzioni, affinché non venga perso un presidio nel quartiere così importante e così umanamente e culturalmente ricco» concludono.

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