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Attualità Maserada sul Piave

Varago, una comunità sconvolta: «Deve diventare un'occasione di riflessione»

Il parroco, don Federico Giacomini, commenta l'omicidio e invita la comunità a stringersi attorno a questa famiglia. Ieri, venerdì 12 maggio, un primo confronto con il sindaco Lamberto Marini

«Io il ragazzo non lo conoscevo, conosco la famiglia, il fratello che fa le elementari e frequenta i gruppi oltre al doposcuola» spiega don Federico Giacomini, parroco di Varago ai giornalisti che gli chiedono un commento sl grave episodio che ha colpito la sua comunità. «E' una famiglia ben integrata, in gamba: i fratelli più piccoli venivano spesso a giocare qui in oratorio» continua il sacerdote «lui lo avevo visto ma non ci avevo mai parlato di persona. Quello che posso dire è che io ho parlato con la mamma, per altri motivi, è mi è parsa una bella famiglia, integrata nella comunità e nel territorio. Lo stesso anche gli altri figli, educati, un'impressione proprio positiva».

«Come comunità tutti siamo feriti, quando ho appreso la notizia ero in un'altra parrocchia (Candelù ndr)» chiarisce don Federico «l'invito è quello di pregare, esprimere la nostra vicinanza alla famiglia senz'altro visto che abbiamo anche contatti con il fratellino più piccolo: farò visita alla famiglia. Vogliamo esprimere con la preghiera vicinanza e come comunità ci fermeremo a riflettere su questi eventi perchè coinvolgono anche i nostri giovani che fanno parte della comunità».

Un pensiero per gli altri ragazzi coinvolti in questa vicenda? «Non saprei davvero cosa dire» chiude il religioso che si è già confrontato sul tema con il sindaco di Maserada sul Piave, Lamberto Marini «certo sono sicuramente molto provati anche loro da questo dolore. Certo che c'è un processo da avviare. C'è grande dolore nella comunità, siamo tutti scossi per questo. Deve diventare un'opportunità di riflessione».

Gesti di inciviltà nei confronti dei giornalisti

Alcuni giovani, anzichè manifestare solidarietà alla famiglia di Aymen, hanno preferito cogliere l'occasione per prendersela con i giornalisti, colpevoli di documentare il terribile delitto avvenuto giovedì pomeriggio a Varago. Quello qui sotto è un cartello, corredato da uno sputo, che un collega della tv Antenna Tre nord-est ha ritrovato dopo un collegamento in via Minzoni, a pochi passi dall'abitazione in cui viveva Aymen. Giovedì sera un fotografo di un quotidiano ha trovato, al termine di un servizio, la portiera del suo veicolo strisciata e uno degli pneumatici forati. E ancora insulti e perfino un'aggressione ad un cameraman.

Gli insulti ai colleghi di Antenna Tre

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