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Cronaca

Ascotrade si domicilia a Bruxelles, primo passo verso i fondi europei

Ascotrade si domicilia a “Casa Veneto”, ovvero la sede di Bruxelles dell’Unità Organizzativa Rapporti UE Stato della Regione Veneto

TREVISO Ascotrade si domicilia a “Casa Veneto”, ovvero la sede di Bruxelles dell’Unità Organizzativa Rapporti UE Stato della Regione Veneto. Il consiglio di amministrazione dell’azienda di fornitura energetica di Pieve di Soligo ha sottoscrittouna convenzione di domiciliazione con lo sportello europeo della Regione, creato per agevolare i rapporti tra le istituzioni comunitarie e il tessuto economico locale, con l'obiettivo particolare di monitorare le relazioni sulle politiche energetiche europee che impattano sulla casa e sul territorio.

Una scelta che rappresenta il primo passo di Ascotrade verso l’obiettivo fondi europei, in particolare quelli legati al programma Horizon 2020, principale fonte di finanziamento per i progetti in materia di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Temi al centro della strategia di sviluppo dell’azienda trevigiana, che a tal proposito ha dato vita lo scorso aprile al Tavolo delle Utilities di Marca, primo modello in Italia di protocollo di intesa sottoscritto da otto realtà della provincia con l’obiettivo di disegnare insieme il futuro del territorio. Ascotrade, Asco TLC, ATS Alto Trevigiano Servizi, Contarina, CIT (Savno), Piave Servizi, Ater Treviso, IPA Terre di Asolo e Monte Grappa e IPA Terre Alte della Marca Trevigiana hanno assunto l’impegno di formare un gruppo di lavoro in grado di elaborare modelli di servizi integrati, che seguano quelle frontiere dell’innovazione oggetto di investimenti da parte dell’Unione Europea:  frontiere come l’economia circolare, ovvero l’ideazione di sistemi in grado di rigenerare le risorse (ad esempio il “waste to energy”, la creazione di energia da un rifiuto); oppure la digitalizzazione dei servizi, con l’obiettivo di favorire la crescita del “prosumer”, il cittadino che si emancipa dal ruolo di consumatore passivo e diventa parte attiva dei processi produttivi; oppure, ancora, l’efficientamento energetico degli edifici (retrofitting) e, infine, l’e-mobility, con particolare riferimento alla creazione di quelle infrastrutture necessarie per lo sviluppo della mobilità sostenibile.

«Utilities, enti pubblici ed aziende private trevigiane stanno dimostrando di saper fare rete, requisito fondamentale per l’accesso ai fondi europei – afferma Stefano Busolin, presidente di Ascotrade – l’obiettivo, entro i prossimi ventiquattro mesi, è di far leva sui progetti europei come centro di riferimento territoriale: un unico interlocutore con le Istituzioni continentali, in grado di interpretare le esigenze del territorio integrando le competenze di diversi soggetti economici».

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