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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

E' stato direttore della Confartigianato di Castelfranco, addio a Giovanni Favrin

Aveva 82 anni. Grazie a lui l'associazione è diventata proprietaria della prima sede, quella attualmente in Borgo Treviso, e nella quale vennero trasferite le attività principali

Nasce a Loria il 21 aprile 1941. A 24 anni, nel febbraio del 1966, assume la direzione di Confartigianato di Castelfranco Veneto durante il mandato del Presidente Pietro Danella. Conserva la carica fino al dicembre del 1999. 33 anni di incarico durante i quali mette a disposizione dell’Associazione la sua grande professionalità e lungimiranza dimostrata anche nell’attivazione, presso i Comuni della castellana, dei vari recapiti, recandosi personalmente in ogni sede e occupandosi di ogni necessità. Sarà lui inizialmente a recarsi in ogni sede periferica per offrire assistenza e consulenza alle imprese artigiane. Diversi sono stati i presidenti che con lui hanno collaborato alla continua crescita dell’Associazione sia dal punto vista degli associati, della rappresentatività presso le Istituzioni e della diffusione sul territorio.

Grazie a lui Confartigianato Castelfranco diventa proprietaria della prima sede, quella attualmente sita in Borgo Treviso, e nella quale vennero trasferite le attività principali. Ha vissuto gli anni della crescita economica della castellana e la progressiva industrializzazione portando l’Associazione ad essere punto di riferimento di numerosi imprenditori e anche della politica locale. Ha sempre dimostrato la sua particolare attenzione verso i valori fondanti e verso le persone, fossero associati, dipendenti o collaboratori.

«Pongo le mie più sincere condoglianze e quelle di tutta Confartigianato di Castelfranco Veneto per la perdita di Giovanni» dichiara Maurizio Cattapan, presidente Confartigianato Castelfranco Veneto «un grande uomo dalla forte e spiccata personalità, rivolta al cambiamento. Famosa anche la sua simpatia più volte dimostrata con le battute di spirito, sempre eleganti e rispettose. Non c’era momento in cui non emergesse il suo rigore e il rispetto dei valori. Giovanni non si è mai risparmiato nel lavoro e le priorità erano sempre le necessità degli altri. Il suo ricordo ci aiuterà ad affrontare le sfide quotidiane perché ciò che ci ha insegnato non deve mai essere perso.  Ciao Giovanni».

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