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Cronaca Castello di Godego

Rapina in casa con cacciavite, condanne per due 26enni

Cinque anni e un mese e cinque anni e quattro mesi per Ornella Levakovic e Riccardo Durdevic, autori di un colpo in una casa di Castello di Godego nel dicembre del 2017

Si è chiusa con una sentenza di colpevolezza molto dura il processo a Ornella Levakovic e Riccardo Durdevic, i due nomadi 26enni accusati di aver commesso una rapina, il 4 dicembre del 2016, a casa di un uomo di Castello di Godego. Cinque anni e 4 mesi per lui, cinque anni e 1 mese per lei, di fronte alle richieste del pubblico ministero Gabriella Torri che aveva invocato una condanna a 6 anni per entrambi.

I due si erano introdotti nell'abitazione di giorno e avevano sottratto 500 euro in contanti, impossessandosi anche di due portafogli di numerosi gioielli in oro. Una volta scoperti dal proprietario dell'abitazione, che pensavano essere vuota, Durdevic avrebbe estratto dalla tasca un cacciavite appuntito e, puntandolo contro l'uomo, gli aveva intimato di allontanarsi gridandogli "ti buco". Poi, dileguatisi a bordo di un'auto risultata di proprietà della Levakovic, avevano pensato di crearsi un alibi recandosi all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove la donna sarebbe stata visitata per un presunto attacco di cefalea.

Nel corso del processo il proprietario dell'abitazione aveva mostrato incertezze nel riconoscere Durdevic e la Levakovic sarebbe stata vista solo di spalle. A inchiodare però i due il fatto che la cella telefonica di Castello di Godego aveva agganciato uno dei due cellulari di Ornella Levakovic solo 45 minuti prima il colpo, oltre alla proprietà dell'auto usata per la fuga. «Io e il processo - ha detto il legale dei due, l'avvocato Francesco Murgia - abbiamo detto cose differenti. Leggeremo il dispositivo, poi faremo appello».
  

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