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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Intermediazioni finanziarie non autorizzate, assolto noto avvocato coneglianese

Pierluigi Ronzani, 75enne, esperto in diritto commerciale, diritto fallimentare, diritto societario, diritto sportivo, arbitrati sportivi e contrattualistica era finito a processo in relazione a una cinquantina di contratti per trenta aziende

Cinquanta contratti di consulenza sottoscritti tra il 2011 e il 2016 con circa una trentina di aziende in cui si sarebbe nascosta  una attività di intermediazione bancaria e finanziaria svolta però senza avere le relative abilitazioni professionali. Era questa l'accusa con cui è finito a processo il professor Pierluigi Ronzani, 756enne noto avvocato coneglianese, esperto in diritto commerciale, diritto fallimentare, diritto societario, diritto sportivo, arbitrati sportivi e contrattualistica e con esperienza professionale anche nell'attività di penalista e matrimonialista. Ronzani, che dal 1992 al 1994 era stato anche senatore della Lega Nord (da cui uscì per aderire, verso la fine di quella legislatura, al gruppo misto) è stato anche professore ordinario di diritto canonico all'Università di Trieste. In passato ha anche ricoperto il ruolo di consigliere di amministrazione di Veneto Banca Croazia. L'uomo (difeso dall'avvocato Carlo Broli), finito a processo insieme a un suo collaboratore Guido Broglio, è stato oggi completamente assolto.

Secondo l'ipotesi accusatoria formulata dal sostituto procuratore Gabriella Cama, il magistrato che ha coordinato le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, in quei rapporti di consulenza si sarebbe nascosta una vera e propria intermediazione di prodotti bancari e Ronzani, insieme al suo consulente finanziario Broglio, ( anche lui accusato dello stesso reato ma che invece avrebbe avuto i titoli per esercitare l'intermediazione finanziaria) avrebbe svolto di fatto una attività assimilabile al brokeraggio senza avere i requisiti professionali. L'inchiesta era partita nel 2016 a seguito di una attività di controllo e verifica sullo studio di Ronzani svolta dalle Fiamme Gialle. Nell'esaminare la documentazione contabile del noto professionista erano emersi quei 50 contratti che per la polizia tributaria avrebbero avuto il contenuto dell'intermediazione bancaria.

«Era una questione molto giuridica e di interpretazione di quanto scritto in quegli accordi - dice il difensore di Ronzani - in realtà si è dimostrato che il mio assistito aveva il mandato per esplorare relazioni con vari  istituti di credito ma dal punto di vista del contenuto giuridico degli accordi, che però ovviamente portavano poi alla sottoscrizione di accordi con le banche che venivano finalizzati in apertura di credito sotto forma di fidi, mutui e finanziamenti. Ma l'oggetto delle consulenze del professor Ronzani non era il prodotto bancario o finanziario in quanto tale, ma il contenuto sostanziale degli accordi sotto un profilo strettamente legale».

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