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Treviso vieta i botti a Capodanno: niente mortaretti e petardi

Il sindaco Giovanni Manildo si accoda così a tantissimi altri comuni italiani che per la notte di San Silvestro hanno vietato i fuochi d'artificio

TREVISO Il Sindaco di Treviso Giovanni Manildo ha emanato un'ordinanza che vieta in occasione dei festeggiamenti della notte di San Silvestro, del Capodanno 2016 e fino al 7 di gennaio su tutto il territorio comunale di Treviso l’accensione ed il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici, eccetto nei luoghi e per gli eventi autorizzati dalla locale polizia. Ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 25,00  Euro a un massimo di 500,00 Euro, fatto salvo, qualora il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all’autorità giudiziaria.

Anche il Sindaco di Mogliano invita la cittadinanza al rispetto del regolamento di Polizia Municipale che vieta, all’articolo 36, di far scoppiare petardi o fuochi artificiali in corrispondenza o in prossimità di persone, animali, edifici, veicoli a motore, impianti elettrici o del gas; il regolamento estende il divieto ad ogni luogo potenzialmente pericoloso. “Anche a Mogliano – spiega il Sindaco, Carola Arena – è consuetudine diffusa festeggiare la notta di capodanno con lancio di petardi e botti che ogni anni, anche a livello nazionale, producono seri infortuni, danni economici alle cose e significativi rischi per gli animali domestici.” “Nessuno vuole fare il rovina feste – aggiunge il Sindaco – ma se feste deve essere, deve esserlo per tutti senza incorrere in rischi inutili e spesso, purtroppo, non adeguatamente valutati.” “Il nostro Comune – conclude il Sindaco Arena – in questo senso ha già un regolamento di Polizia Municipale molto chiaro in materia, quindi non è stato necessario predisporre alcuna ordinanza, ma semplicemente invitare tutti i Moglianesi a rispettare quanto è già in essere.”   

Per il Circolo Legambiente Treviso invece hanno voluto parlare Silvana Carchidi (Presidente) e Mario Brisotto: "I festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno spesso sono un pericolo per gli animali e per l’ambiente: i fuochi d'artificio fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il Capodanno terrorizzano gli animali che possono essere colpiti da veri e propri attacchi di panico, inoltre contengono prodotti inquinanti nocivi per l’ambiente. Si evidenzia infatti, che la qualità degli inquinanti prodotti negli scoppi, è particolarmente nociva contenendo valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo. In questa fase di stabilità termica, considerato che l’incremento delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera dipendono dalle condizioni meteo e dai comportamenti dei cittadini, è importante limitare lo svolgimento dei fuochi. Molti Comuni stanno emettendo, in questi giorni, ordinanze per il divieto di usare i botti, considerando non solo le conseguenze per gli animali ma anche le problematiche connesse con il grande di inquinamento atmosferico che stiamo subendo, ma il senso civico non deve arrivare solo da divieti, ma soprattutto dai nostri comportamenti quotidiani. Chi ama gli animali e l’ambiente non usa i botti... abbraccia!"

Non è invece della stessa opinione l'ASS.P.I. (Associazione Pirotecnica Italiana) che ha provveduto in questi giorni ad inviare un atto di diffida a tutti i sindaci dei Comuni che hanno emanato ordinanze "generiche" contro l'uso degli articoli pirotecnici per Capodanno. Di seguito il loro comunicato:

"L’ASS.P.I. (Associazione Pirotecnica Italiana) associazione nazionale rappresentativa della categoria pirotecnica ha inviato a firma del suo Presidente Dr. Nobile Viviano un Atto di Diffida a tutti i Sindaci che hanno emanato un ordinanza di divieto assoluto di vendita e di utilizzo di qualsiasi articolo pirotecnico. Le ordinanze, a dire dell’ASS.P.I., dovrebbero contenere un chiaro distinguo tra “botti illegali”, sicuramente pericolosi e “articoli pirotecnici legali” che per essere immessi sul mercato devono superare rigidi test legati alla sicurezza e alla rumorosità garantendo, quindi, se usati correttamente, la tutela dei consumatori, della flora e della fauna, quindi degli animali. L’ASS.P.I. ritiene pericoloso il fatto che ordinanze di divieto generico, vanno ad agevolare indirettamente il mercato sommerso ed illecito fatto di prodotti potenzialmente molto pericolosi, tutto questo a danno degli operatori legali di settore, autorizzati con tanto di licenza prefettizia, che subiscono gravi danni in immagine ma anche economici registrando grossi cali nelle vendite. Nel ricordare che il settore pirotecnico è garanzia di posti di lavoro per molte persone, l’ASS.P.I. a gennaio è pronta a tirare le somme e ad adottare tutte le misure e le iniziative del caso non escludendo una richiesta ai sindaci dei danni economici subiti".

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