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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Asolo

Con lui l'Aprilia raggiunse le vette del mondo, si è spento a 73 anni Ivano Beggio

Storico patron della casa motociclistica noalese, ha cresciuto talenti e futuri campioni come Valentino Rossi, Max Biaggi e Loris Capirossi. Era malato da tempo, venerdì i funerali

ASOLO Il mondo del motociclismo piange la morte di Ivano Beggio, l'artefice dei successi commerciali e sportivi di Aprilia nel mondo. Storico presidente della casa motociclistica di Noale, l'aggravarsi delle condizioni di salute a seguito di una lunga malattia gli è stato fatale. La sua azienda, da piccola realtà artigianale ai tempi del padre, si trasformò in un vero e proprio colosso sotto la sua gestione, con più di 1200 dipendenti. Beggio, cavaliere del lavoro e residente da tanti anni ad Asolo, è ricordato anche per il suo impegno nel sociale: fu infatti tra i fondatori dell'associazione Amici del cuore e della fondazione Salus pueri.

La nascita del mito Aprilia

Beggio ereditò l'Aprilia dal padre nel 1968, e fu in grado di trasformarla da un'azienda di fatto artigianale ad un colosso mondiale, in grado di raggiungere risultati commerciali e sportivi di assoluto rilievo. Durante la sua gestione ha coltivato il talento di tanti campioni, da Valentino Rossi a Loris Capirossi, da Max Biaggi a Marco Melandri, passando per Alessandro Gramigni e Roberto Locatelli. Tutti piloti capaci di portare a casa almeno un titolo mondiale tra 125 e 250. Le due classi in cui il marchio noalese ha saputo a cavallo degli anni '90 e 2000 essere un vero leader.

La scelta del nome

In un lungo post su facebook, qualche anno fa, Beggio spiegava il perché la casa motociclistica noalese avesse assunto il nome di Aprilia. "Fu mio papà Alberto a sceglierlo - scriveva - quando iniziò a costruire biciclette perché era rimasto ammaliato dalla Lancia Aprilia, una vettura di media cilindrata molto innovativa e molto bella, lanciata dal marchio torinese nel 1937. Ricordo con grande affetto mio padre molto geniale e innovative, realizzò delle biciclette molto belle e anche dei 50cc, ideando anche brevetti importanti, come quello relativo alla bicicletta pieghevole. Quando iniziai a costruire le moto rimase stupito e un po' perplesso; gli spiegai però quale sarebbe stata la mia visione del medio periodo e lo trovai pienamente d'accordo".

LE PAROLE DEL GOVERNATORE ZAIA - “Ha perso l’ultima corsa, ma per tutta la sua vita è stato un vincente”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, ricorda la figura dello storico fondatore e patron dell’Aprilia Ivano Beggio, scomparso a 73 anni per una grave malattia. “I bolidi prodotti a Noale hanno portato in alto campioni come Rossi, Capirossi, Biaggi. Lorenzo, mentre le produzioni da strada, moto e scooter, hanno segnato un’epoca, per le due ruote in assoluto, per il motociclismo sportivo ma, più in generale, per l’imprenditoria veneta, che trovò in lui un capitano d’industria appassionato e indomabile, al punto di sfidare sul mercato i vari colossi giapponesi”. “Proprio domenica prossima – conclude Zaia – si corre in Qatar il primo Moto Gp del 2018. Le cronache sportive danno il Team Aprilia in ascesa, con un pilota collaudato come Aleix Espargaro e il nuovo arrivo Scott Redding. Ivano li guarderà dall’alto, e sarebbe bello vedere una livrea Aprilia lottare là davanti e, magari, centrare il podio, come per dirgli grazie, ci mancherai”.

I funerali

L'ultimo saluto a Ivano Beggio si terrà venerdì mattina, alle ore 11, nel duomo di Asolo. Visto il gran numero di partecipanti atteso in città, durante la cerimonia la viabilità stradale potrebbe subire momentanee interruzioni e deviazioni. Si consiglia quindi di parcheggiare all'ex ospedale in via Forestuzzo o alla Cipressina per evitare ingorghi e rallentamenti alla circolazione.

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