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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Montebelluna

Truffe da migliaia di euro ai danni degli anziani: indagati cinque nomadi

Le perquisizioni a metà ottobre sono state effettuate a Vedelago, Pramaggiore e Pravisdomini. Rinvenuta parte della refurtiva rubata agli anziani. Il colpo più grosso da 60mila euro di bottino a Montebelluna

La vera piaga sociale dei nostri giorni, sul fronte della criminalità, è rappresentata dalle truffe agli anziani. Per questo genere odioso di reati sono finiti nei guai cinque nomadi di età compresa tra i 22 e i 47 anni. Sono accusati di aver messo a segno numerose truffe a cavallo tra i territori di Treviso, Padova, Vicenza e Venezia. L'attività criminale gli avrebbe fruttato migliaia di euro di bottino sia in contanti che in monili d'oro. A fare scalpore era stato un colpo a Montebelluna avvenuto nel dicembre 2022 quando ad un'anziana vittima erano stati spillati averi per 60mila euro. 

La trappola

Per far cadere in trappola le vittime veniva usata la tecnica del finto incidente. Dopo aver scelto con cura il pensionato da raggirare, lo chiamavano sull'utenza fissa del telefono e lo mettevano al corrente che un familiare stretto aveva patito un incidente stradale grave. Veniva detto alle vittime che per risolvere la situazione ed evitare guai con la giustizia bisognava pagare. Di solito il truffatore si presentava alla vittima come un carabiniere in modo tale da essere più incisivo e rassicurante al cospetto dell'anziano da spennare. Sono 14 secondo l'accusa le persone finite nella trappola. A queste il finto carabiniere diceva che nel giro di pochi minuti sarebbe arrivato un notaio a ritirare il denaro o i gioielli.

Le indagini

Il primo colpo era andato a segno a Vigonza nell'agosto 2022 con un bottino di 250 euro e 5mila euro di monili. Da questo primo raggiro è nata l'attività coordinata dal pubblico ministero Sergio Dini. Le indagini degli inquirenti sono arrivate nella zona di Castelfranco Veneto. I militari della Marca hanno iniziato un'attività serrata: pedinamenti, immagini estrapolate dalla videosorveglianza, che a poco a poco hanno stretto il cerchio attorno al gruppo di malviventi. Un dettaglio fondamentale all'attività è stato dato dalle targhe di alcuni veicoli sospetti immortalati dagli occhi elettronici. Le perquisizioni sono scattate a metà ottobre tra Vedelago, Pramaggiore (Venezia) e Pravisdomini (Pordenone). A casa degli indagati sono stati rinvenuti diversi preziosi riconducibili alle truffe messe a segno. Secondo l'accusa oltre al colpo di Vigonza i cinque nomadi avrebbero colpito anche a Romano d'Ezzelino, Bassano, Rossano Veneto, Pove del Grappa, Asolo, Riese Pio X, Pederobba e San Stino di Livenza.

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