rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Fior

Perseguita la sorella per l'eredità, processo rinviato per valutare il ritiro della querela

Andrea Dan, 57enne di San Fior, molto noto, anche a livello nazionale, come presidente di «Manuela per la Sicurezza stradale», l’associazione intitolata alla figlia dei soli 6 anni, morta in un incidente il 6 febbraio del 1998 a Codognè, è a processo per stalking nei confronti della parente, accusata di non aver diviso in parti eguali il patrimonio del padre morto

Per soldi si sarebbe scagliato con la sorella, rea di non aver "diviso" in maniera equa il patrimonio all’atto di redigere il testamento del padre che era morto. Ora però il giudice ha dato tempo alle parti di trovare un accordo: entro novembre la donna (difesa dall'avvocato Paolo Pastre) dovrà decidere, ovviamente se sarà risarcita, sul ritiro della querela. E' questo l'esito dell'udienza di oggi, 18 aprile, nel processo ad Andrea Dan, 57enne di San Fior, molto noto, anche a livello nazionale, come presidente di «Manuela per la Sicurezza stradale», l’associazione intitolata alla figlia dei soli 6 anni, morta in un incidente il 6 febbraio del 1998 a Codognè. L'uomo (difeso dall'avvocato Stefano Pietrobon), che si professa però innocente, è accusato di stalking.

Secondo le accuse, formulate dal pm Mara De Donà, alla base dei dissapori con la sorella ci sarebbero stati i soldi dell’eredità. Dalla fine del 2019 e fino ai primi mesi del 2021 il 57enne si sarebbe reso protagonista di una campagna di stalking ai danni della donna, fatta di appostamenti di fronte a casa, a San Fior, che erano praticamente quotidiani. Lei avrebbe subito anche danneggiamenti alle piante del giardino, oltre a ricevere svariati insulti. «Siete dei ladri - avrebbe detto Dan - e anche dei banditi. Avete un credito con me, e lo sapete, avanzo i soldi dell’eredità. Voglio quello che mi spetta».

Tutto sarebbe avvenuto malgrado in passato sorella gli avesse ceduto a titolo gratuito un vasto appezzamento di terra. Alla fine la donna, preoccupata non soltanto per la propria incolumità, ma soprattutto per quella dei figli, si era vista costretta a cambiare molte delle sue abitudini, a partire dal fatto di non uscire più di casa se non accompagnata.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perseguita la sorella per l'eredità, processo rinviato per valutare il ritiro della querela

TrevisoToday è in caricamento