Olga Blumenthal - La solitudine di una intellettuale ebrea di Venezia
Alla fine della guerra, la professoressa Olga Blumenthal, ebrea veneziana catturata nella sua casa di San Marco, non riuscirà a tornare da Ravensbrük. Ma la sua lunga vita, trascorsa tra la dimora di famiglia, Ca’ Foscari e i centri culturali veneziani, è emblematica del faticoso cammino di emancipazione delle donne e ancor più delle donne ebree tra Otto e Novecento. Il saggio “Olga e Gilberto: due intellettuali a Venezia nella prima metà del ‘900”, racchiuso nella rivista «Venetica», 1919-22: Il Veneto in bianco, rosso e nero, evidenzia questi anni della sua vita: l’ingresso a Ca’ Foscari, il coronamento del suo amore per l’eclettico professor Gilberto Secrétant e la morte di lui.
Giovedì 6 ottobre, alle ore 17.30, all’Auditorium della CGIL di Treviso in via Dandolo, la storica Francesca Meneghetti, del Comitato Scientifico di ISTRESCO, ne discuterà con Emilia Peatini, autrice del saggio e della biografia della professoressa. Ne emergeranno temi determinanti per la storia di Venezia e non solo: l’emancipazione ebraica, la partecipazione della famiglia Blumenthal, ebrei immigrati dalla Baviera alla vita della città nel corso dell’Ottocento e il loro contributo alla lotta risorgimentale, gli esiti della Prima Guerra mondiale. L’antisemitismo ancora non concretizzato ma incombente fa da sfondo alla relazione tra mondo ebraico e cattolico, alla vita di alcune donne che hanno lottato per l’emancipazione e alla sorte individuale di Olga, donna di grande forza morale. Conduce l’incontro lo storico Lucio De Bortoli.