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Da Coldiretti un plauso per il nuovo controllo biologico sulla cimice asiatica

Continua ad essere la vespa Samurai l’antagonista scelto per sconfiggere la cimice asiatica

"La vespa Samurai faccia il proprio lavoro! Controllare e sconfiggere la cimice asiatica". Coldiretti Treviso plaude l’approvazione  da parte della Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico del Ministero della Transizione ecologica al nuovo Programma 2021 di “Controllo Biologico della Cimice asiatica mediante la liberazione del suo antagonista, la piccola vespa samurai, nome scientifico Trissolcus japonicus”, preparato e redatto dal Crea Difesa e Certificazione, in qualità di Istituto Nazionale di Riferimento per la Protezione delle Piante.

Anche quest’anno sarà possibile intervenire, con il contributo essenziale del Crea, per contenere questo pericoloso insetto alieno, che tanti danni ha arrecato soprattutto alla frutticoltura. Nella Marca trevigiana il problema è reale e porta con sé seri rischi visti i danni ai raccolti subiti dai produttori trevigiani. L’impegnativo e importante Piano Nazionale, coordinato scientificamente e operativamente dal Crea Difesa e Certificazione, per difendere l’agricoltura italiana da questa temibile avversità, ha come obiettivo primario la ricostituzione di un equilibrio naturale rotto dall’arrivo della cimice. Il Programma mira infatti a ricondurre le popolazioni della cimice a livelli di non dannosità.

Il Veneto, assieme ad altre sei Regioni del nord Italia, ha difatti ottenuto dal Ministero per la Transizione Ecologica (MITE) il via libera, attraverso un decreto autorizzativo, per proseguire anche per il 2021 l’impegno in via sperimentale della vespa samurai come mezzo di contrasto biologico alla cimice asiatica. Il progetto di ricerca, che prevede anche la moltiplicazione del parassitoide (Trissolcus japonicus) in laboratorio, è stata finanziata dalla Regione del Veneto in convenzione con il Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova e la sperimentazione è stata avviata già da giovedì 8 luglio.

Il decreto autorizzativo, che riguarda oltre al Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Regione Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento, consente di avviare da subito il rilascio del parassitoide nei 106 siti rappresentativi di tutte le aree frutticole regionali. Federico Caner, Assessore regionale all’Agricoltura sottolinea con soddisfazione il risultato conseguito. “Si tratta di un importante traguardo ottenuto assieme ai colleghi delle altre Regioni, in materie di prevenzione, controllo e contrasto della cimice asiatica – commenta l’Assessore – un esito che permette di assecondare le aspettative del mondo frutticolo veneto, adottando al contempo le più moderne tecniche di controllo biologico dei parassiti delle colture agrarie nel rispetto della salute e dell’ambiente”.

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