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Piena del Piave, case della golena allagate: «Residenti sfollati fino a sabato»

Poco dopo le ore 13 di venerdì 3 novembre il fiume ha raggiunto il livello di 6,85 metri (7,50 era la soglia massima). Nessun danno in paese ma le dieci famiglie residenti nella golena, evacuate in via precauzionale, dovranno passare la notte fuori casa

Nella tarda mattinata di venerdì 3 novembre il passaggio della piena del fiume Piave ha impensierito non poco i cittadini residenti nei comuni attraversati dal fiume sacro alla Patria. A Ponte di Piave il livello non doveva superare i 7,50 metri per evitare l'esondazione dagli argini. Poco dopo le ore 13 di oggi il colmo della piena si è fermato al picco di 6.85 metri.

Dieci le famiglie residenti nell'area golenale del fiume che il Comune aveva fatto sfollare in via precauzionale. Alcune abitazioni (le più vicine al fiume) si sono allagate fin quasi al primo piano con il passaggio della piena. Altre invece non sono state raggiunte dall'acqua ma l'evacuazione andava fatta dal momento che Via Piave e Via Zattere, le due strade di accesso alle abitazioni, sono state sommerse dalla piena e sono inagibili. I residenti quindi non avrebbero più potuto accedere o uscire in autonomia dato il livello particolarmente basso delle due strade rispetto al corso d'acqua. Nelle prossime ore è attesa una lenta e graduale decrescita del fiume. In via precauzionale le famiglie non verranno fatte rientrare almeno fino a domani, sabato 4 novembre. Per la notte quasi tutti i residenti hanno trovato alloggio e ospitalità da parenti e familiari in attesa che la situazione rientri nella norma. Resta aperto il Centro operativo comunale: il sindaco Paola Roma con Protezione civile e polizia locale sta tenendo costantemente monitorata la situazione lungo le rive del Piave. «Non appena avremo la certezza che l'emergenza, anche per le aree golenali, sarà passata faremo rientrare i residenti nelle loro case» conclude il sindaco. Sempre nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 3 novembre, a Meduna di Livenza alcune famiglie sono state allontanate in via precauzionale dalle loro abitazioni nell'area golenale di Via Saccon.

Il bilancio della Provincia

Le zone piu colpite dal maltempo sono state quelle della Pedemontana, il Quartier del Piave e le zone vicine al Cansiglio. Le ultime ricognizioni registrano un'erosione importante alle pile del ponte sul torrente Raboso tra Valdobbiadene e Miane, con la provinciale 152 chiusa al traffico per pericolo di crollo. La strada provinciale 152 tra Farrò e Rolle vede frane sia a monte che a valle che ostruiscono il passaggio, in corso lavori di disgaggio e pulizia. Sulla provinciale 422 del Cansiglio si sono invece verificati episodi di caduta di massi sulla sede stradale. Sulla provinciale 151, tra Montaner e Fregona, altra caduta massi e fango da monte. Sulla provinciale 152 in località San Lorenzo di Vittorio Veneto ancora caduta massi. Tutte le squadre della Provincia, le ditte coordinate dai tecnici provinciali e la Protezione Civile sono al lavoro sul territorio per ripristinare la viabilità. «Non posso che ringraziare tutti quanti sono in campo incessantemente da ieri, i tecnici provinciali e la Protezione Civile che senza sosta stanno lavorando per mettere in sicurezza le nostre strade e la cittadinanza - spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia - un esercito instabicabile che sta facendo di tutto per arginare i danni. Porto la mia solidarietà a chi è stato colpito e, sul filone di quanto chiesto dall'Upi Nazionale, auspico che il Governo convochi al piu presto un tavolo con Province, Comuni, Consorzi e Regioni per mettere in campo un piano straordinario, non possiamo piu lavorare in emergenza».

ponticello cison

Cison di Valmarino e frazioni: «È stata una lunga notte di controllo del territorio. Abbiamo monitorato le situazioni più critiche e, nel complesso, non si registrano gravi danni. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato e ancora stanno lavorando per garantire la sicurezza dei cittadini» spiega il sindaco Cristina Da Soller. Mentre l’Ufficio tecnico del Comune si tiene in costante aggiornamento con le notizie che provengono da Regione Veneto e Arpav, si stanno verificando i danni registrati in paese: «Abbiamo avuto alcuni smottamenti nella frazione di Rolle e poi la furia dell’acqua ha divelto un ponticello pedonale (in foto) nel capoluogo. Per fortuna non registriamo altri gravi danni né persone ferite o in pericolo - ha detto ancora il sindaco - . Seguiamo l’evolversi degli eventi anche oggi per poi organizzare una ricognizione generale e intervenire lì dove si renderà necessario. Invito i cittadini di Cison alla massima prudenza e a segnalare alle Forze dell’Ordine (o in Municipio) eventuali situazioni di rischio».

Anci Veneto: «Eventi così sempre più frequenti»

Il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, conclude: «Ancora una volta il maltempo ha colpito duro in Veneto, così come in altre parti d'Italia. Porto la mia solidarietà a chi ha subito danni e perdite, e ringrazio infinitamente tutta la squadra di soccorritori, dipendenti dei Comuni, tecnici, Protezione civile e forze dell'ordine che stanno lavorando ininterrottamente notte e giorno per far fronte alle emergenze. Abbiamo ormai capito che queste situazioni saranno più frequenti anche nei nostri territori - prosegue Conte - per questo è fondamentale ormai che i Comuni possano operare nell'immediato in sinergia con gli altri enti del territorio. Per fare questo però, è necessario che i sindaci abbiano i fondi strutturali a disposizione e lasciati liberi di operare nelle emergenze. Ci auguriamo che questa ondata di maltempo passi presto e che si possano al più presto ripristinare i territori colpiti».

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